domenica 26 febbraio 2023

ALMANACUS DOMENICALE - 26 FEBBRAIO

ALMANACUS DELLA DOMENICA


Oggi è Domenica 26 Febbraio 2023 della seconda settimana di questo mese e settima settimana di questo anno.

Il sole sorge alle 6:49 e tramonta alle 17:56

La luna tram.00:15 e sorge alle 09:59

Fase Lunare : Primo Quarto

La prossima luna piena ci sarà il 7 Marzo



SCOPRIRE L'ITALIA


FRAMURA (La Spezia)


Nel gelido inverno, tra vento e freddo che incalza, il cuore è portato a pensare, ai giorni d'estate col sole, e quando si pensa al bel sole non resta che pensare anche al mare, e io appunto oggi vi voglio fare sognare, portandovi in un luogo di mare, che è vicino al monte, e si respira collina e si vive da poeti e d'artisti, un posto vicinissimo a un altro ben più famoso e “sfruttato” ma non per questo meno bello e meno grazioso e interessante. Avrete certo capito che parlo della bella Liguria, dove il mare si bacia col monte ed il fiato diventa collina, il posto che ho scelto tra i tanti è FRAMURA, che si trova a un passo soltanto dalle più famose CINQUE TERRE.

Framura non è un paese soltanto, è il nome di 5 piccole frazioni di cui poi è composto il Comune collegate dal mare ai monti da una ripida scalinata, Framura è invasa da lecci, da vigne, persino da vecchie cave di marmo, da belle scogliere e persino da piccolissime spiagge, il tutto alla presenza del vasto e incantevole mare.

La prima frazione che si trova sul lido è Anzo, le cui case formano un borgo fortificato con una torre del '500 e persino con mura di difesa e un piccolo castello, il tutto per difendersi ,allora, dai continui attacchi dei pirati. Una piccola cappella, Nostra Signora della Neve, arricchisce questo umile borgo che si getta nel mare e proprio vicino a quel mare si trova la Stazione ferroviaria di Framura, vicinissima al piccolo e caratteristico porticciolo. Una piccola nota rilevante per chi amasse davvero camminare o andare in bicicletta, dalla stazione si diparte una pista ciclabile che ripercorre su una vecchia ferrovia attraversando anche vecchie gallerie, ma godendo pure di bellissimi affacci sul mare fino ad arrivare a Bonassola e a Levanto.

Proseguendo nel nostro virtuale cammino troviamo la seconda frazione che è Ravecca un insieme di case di memoria altamente medievale e dove possiamo visitare la Cappella dei SS. Bernardo e Pasquale.

Ma eccoci giunti al Comune, e precisamente a Setta, dominata da una torre di guardia del XV secolo, una piccola frazione che al di sopra di tutte le altre detiene resti architettonici medievali di una certa rilevanza, o almeno se ne riscontrano come archi in pietra a taglio (la pietra verdastra di Levanto) o da alcuni edifici con bifore. La Cappella di San Rocco è invece del Settecento e ultimamente ha subito lavori di restauro.

Ma è Costa la frazione più rilevante e importante, infatti possiamo già bene notare la sua integrità artistica per esempio nella torre carolingia dominante sul piccolo borgo, che da torre di avvistamento è diventata il campanile dell'attigua e notevole pieve di San Martino, pieve risalente a prima del 1100, qui potremmo ammirare la pala dell'altare della Madonna del Rosario di Bernardo Strozzi, artista genovese.

Continuando il nostro piacevole cammino, tra profumi di erbe aromatiche, piante di limoni e pompelmi arriviamo all'ultimo borgo, Castagnola dove non si può non visitare la parrocchia di San Lorenzo perchè vi è custodito il dipinto “ La Deposizione” di Luca Cambiaso famosissimo pittore ligure famoso per i suoi dipinti all'Escorial di Madrid

Non dimenticatevi di fare un piccolo spuntino, magari anche di solo pane, e naturalmente pane di Framura che viene meticolosamente preparato in un antichissimo forno.


Roberto Busembai (errebi)


Immagini puzzle di Framura da web

APPUNTI PER UNA LETTURA


ORIANA FALLACI – PASOLINI UN UOMO SCOMODO


E' risaputo della strana amicizia che ha legato questi due notevoli personaggi, un'amicizia per caso e basata sul reciproco rispetto, non tanto affettiva, ma di conoscenza e di intelligente sapienza delle capacità intellettuali delle ambi due parti, anzi se vogliamo davvero entrare in merito Oriana di Pasolini non apprezzava molto la sua “diversità” della quale ne percepiva il suo dolore più che piacere, tanto da portarla spesso a ripetergli che “sarebbe stata la causa della sua morte”, non riusciva a concepire come un uomo dai tratti fisici e dal carattere così maschile ne uscisse una voce così stridula, acida, femminea. E Pasolini non amava alcuni scritti di Oriana, in alcuni era stato fortemente e decisamente esplicito, quasi un totale “fanno schifo” . Perchè questa premessa, per capire come a volte pur in un diverso atteggiamento tra due persone, esista invece nascosto un sentimento di “amore” verso la persona stessa, un reciproco rispetto che supera ogni ostacolo e ogni pregiudizio. Pasolini si dette da fare perchè alcuni scritti di Panagulis (Alekos), l'uomo politico rivoluzionario della grecia degli anni 70 che Oriana ha conosciuto e amato all'impossibile pur non essendone corrisposta, fossero conosciuti e pubblicati in Italia e Oriana gliene fu sempre grata all'inverosimile.

E questa sua gratitudine gli costò quasi la fine della sua carriera perchè fu lai la prima in assoluto che riconobbe nell'assassinio del Poeta regista, un diverso modus operandi, che non poteva essere stato una sola persona a fare quello che era stato fatto, e fu l'unica, a scoprire chi furono gli altri oltre il Pelosi, tramite uno sconosciuto testimone, del quale non pronunciò mai il suo nome per doveroso rispetto morale e civile, se lo avesse fatto avrebbe data quella persona in pasto ai giustizieri. Oriana per questo suo atteggiamento tenuto anche in inquisitorie e processi prevalse su ogni giudizio che avesse avuto, anche quello di essere condannata, ma lei ha sempre combattuto perchè sull'omicidio di Pasolini fosse fatta vera e pulita giustizia, che fossero riconosciute i veri assassini e soprattutto scoperti i veri mandanti. Oriana come donna e come giornalista e come amica del Regista sacrificò anni per il riconoscimento di questo suo “sicuro” svolgimento dei fatti. In questo libro ci sono riportati gli scritti di Oriana Fallaci su Pier Paolo Pasolini. Un libro intenso, vero, storico che porta tutt'ora a pensare quanta falsa e errata giustizia ancora esista e quanta ancora questa sia protetta, non solo sui fatti di Pasolini.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Copertina del libro



IL VANGELO DELLA DOMENICA


I Domenica di Quaresima – Colore Liturgico VIOLA

(Gesù digiuna per quaranta giorni ne deserto ed è tentato)

Mt 4, 1-11

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».

Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Immagine web:



PENSIERO DEL GIORNO


Chiunque debba portare frutto

deve sperimentare il deserto”

S. Charles de Foucauld


RICETTA DOMENICALE DI NONNA LINA


DUE RICETTE CON AVANZO DI POLENTA


Non le chiamerei proprio ricette, in effetti non hanno bisogno di elenco di dosi e simili, le chiamerei piuttosto due maniere “simpatiche” e facili per usare un avanzo di qualche cosa e non buttarlo, in questo caso della polenta.

A chi non avanza della polenta, quella tenera e saporita pietanza composta da farina gialla e acqua che tanto si addice a completare un piatto magari di coniglio con pomodoro o anche come si usava una volta con solo formaggio morbido (vedi stracchino) e altre maniere. Ebbene di quella avanzata ne potremmo fare un primo piatto (io riterrei piatto unico tanto è sostanzioso) tipo parmigiana , ovvero tagliare delle fette di questa polenta avanzata e poi farne un primo piano posandole su una pirofila ben imburrata, cospargerci sopra del ricco ragù di carne e spolverarlo di parmigiano grattugiato, fare la stessa cosa con un secondo piano e in questo aggiungere anche dei piccolissimi fiocchi di burro, ( al burro potete sostituire a piacimento, la mozzarella) rifinire con un ulteriore terzo piano (se avete abbastanza polenta) e dopo avere cosparso il ragù e fiocchi di burro, ricoprire il tutto con abbondante parmigiano grattugiato. Mettere la pirofila in forno e quando vedrete il parmigiano cambiar di colore, potete togliere e servire ben caldo. Vi assicuro che è un piatto davvero gustoso e di figura.

Un altro accorgimento sull'avanzo di polenta è quello di friggere le fette non tanto spesse in una padella capiente di olio di semi, toglierle quando hanno assunto appena quel colore brunito, scolarle dell'olio e salarle, vi assicuro che diventa un buon contorno. Ma se invece volete un fine pasto davvero geniale, quelle stesse fette fritte e scolate invece di salarle potete zuccherarle e vi garantisco che sono davvero una bontà da leccarsi i baffi.

Nonna Lina

Immagine web



IL MOTIVO DEL GIORNO

La luce dell'Est - LUCIO BATTISTI



L'OPERA D'ARTE DELLA DOMENICA


Immagine web: Suzan Visser (Dutch, 1967) - Tafeltje Dek-je, Kikkertje Strek-je (Table Set, Frog Stretched Out) (2020)


Segni zodiacali del mese: PESCI dal 20/2 al 20/3


ARIETE dal 21/3 al 20/4



giovedì 23 febbraio 2023

GIOVEDI' 23 FEBBRAIO

Oggi è Giovedì 23 Febbraio 2023 della terza settimana di Febbraio e ottava di questo anno.

Il sole sorge alle 6:53e tramonta alle 17:53

La luna tram. 17:53 e sorge alle 08:42

La prossima luna piena ci sarà 7 Marzo


IERI AVVENNE


PUBBLICAZIONE BIBBIA DI GUTEMBERG


Dopo circa tre anni di fatiche, ricerche e invenzioni, Gutemberg realizza il suo torchio tipografico a caratteri mobili e il 23 febbraio del 1455 si può considerare il giorno in cui fu realizzato il primo libro stampato con la tecnica dei caratteri mobili, ovvero la Bibbia in 42 linee.

Furono realizzate ben 40 copie su carta pergamenata e addirittura 140 su carta di canapa, era un evento davvero eccezionale se si pensa che in quel tempo soltanto gli amanuensi erano in grado di poter trascrivere una copia e ancora più eccezionale era che loro soltanto per farne una avrebbero dovuto impiegare un duro lavoro di ben tre anni.

La Bibbia fu venduta a monasteri e istituzioni religiose, era una versione latina tradotta da San Girolamo del V secolo.

Immagine web:



FOTO SUL MONTE SURABACHI


Vincitrice del premio Pulitzer alla fotografia del 1945, la foto “ Raising the Flag on Iwo Jima, ritrae sei militari americani mentre stanno issando la bandiera a stelle e strisce degli Stati Uniti d'America sulla vetta del monte Suribachi a Iwo Jima. L'immagine fu usata poi per una enorme campagna propagandistica per sostenere lo sforzo bellico degli Stati Uniti, poi fu usata come modello dallo scultore Felix de Weldon per realizzare un monumento eretto nelle vicinanze del cimitero nazionale di Arlington a Washington.

La foto che nel tempo e tutt'ora è divenuta icona di tante battaglie anche di diritti umani, fu eseguita il 23 febbraio del 1945 dallo sconosciuto fotografo Joe Rosenthal che dopo il premio Pulitzer di questa foto, divenne famoso e ricercato.

Nota amara, tre marines qui raffigurati (Harlon Block, Franklin Sousley e Michael Strank), purtroppo, rimasero uccisi nei giorni seguenti dopo lo scatto a Iwo Jima.

Immagine web:



INIZIO DELLE PERSECUZIONI DI DIOCLEZIANO


Nel 303 il triunvirato imperiale di Diocleziano, Massimiano e Galerio emise un'infinità di editti tutti rivolti a depennare i diritti legali dei cristiani con l'obbligo di costoro di adeguarsi alle pratiche religiose tradizionali romane. La persecuzione nei confronti dei cristiani aveva avuto sempre attuazione, anche se in toni minori, ma quella di Diocleziano, benché poi fosse l'ultima, fu una delle più disastrose e peccaminose.

Esortato da Galeno, Diocleziano che era in un primo momento incerto sull'intensificazione delle persecuzioni, chiese consiglio all'oracolo di Apollo che interpretò una risposta affermativa ai consigli di Galeno.

Il 23 febbraio del 303 si può dichiarare il giorno in cui ebbero perciò inizio le più crudeli persecuzioni in tutto l'impero. Ma non bastarono gli scempi e le torture, i roghi e le sevizie e violenze a far si che la religione cristiana e la chiesa scomparissero, e nonostante la morte di circa 3500 cristiani.

Sarà nel 324 che Costantino, unico imperatore romano, che porrà fine alla persecuzione e dichiarerà il cristianesimo come religione preferita.

Immagine web

DA MENZIONARE


MUORE STAN LAUREL


Arthur Stanley Jefferson, così era il suo vero nome, ovvero il conosciutissimo nome d'arte Stan Laurel, nacque come figlio d'arte nel 1890 e già da piccolo iniziò a calcare teatri fino ad entrare in una compagnia di attori di cui faceva parte anche il grande Charlie Chaplin. Sposato mise in scena anche alcuni lavori con la moglie finché dopo alcuni lavori cinematografici si incontrò con colui che non avrebbe più abbandonato. Oliver Hardy (Ollio). La formazione della coppia fu casuale ma divenne dopo poco una delle coppie più famose e divertenti del periodo, le loro battute, le loro gag e i loro sketch comici ( i più inventati proprio da Stan girarono tutto il mondo tanto da rimanere indimenticabili e ancora vedibili e godibili. La loro fama fu tale da dover recitare in varie lingue, e dato che al tempo non esisteva il doppiaggio, gli errori di pronuncia e gli “storpiamenti” degli accenti rendevano ancora più divertenti le gag e i dialoghi.

Dopo l'Oscar che vinsero in coppia nel 1932 il successo iniziò ad avere un momento di crisi, e Laurel fondò una casa di produzione propria, nel 1941 furono scritturati dalla “20th Century Fox” per una tournée europea.

Nel 1957 Oliver Hardy muore e lascia profondamente scosso Laurel che non volle più recitare, nel 1961 gli fu conferito l'Oscar alla carriera e il 2

3 febbraio del 1965 morì a Santa Monica.

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IL SANTO DEL GIORNO


SAN POLICARPO DA SMIRNE

(Vescovo e Martire)


Policarpo si presenta a noi come testimone della vita apostolica per aver conosciuto da vicino l'apostolo Giovanni e altri che avevano visto il Signore. Nonostante fosse contemporaneo a un altro grande uomo scrittore e pensatore, di cui era particolarmente amico, il vescovo di Antiochia, S.Ignazio, di lui non abbiamo scritti o pensieri in quanto non tendeva a ostentare la sua immensa fede ma riservava il suo grande amore anche e nonostante fosse già ulteriormente anziano.

Si è a conoscenza comunque della sua fine da un documento che reca la data del giorno dopo il suo martirio che avvenne il 23 febbraio del 155.

Si tratta di una lettera della Chiesa di Dio in Smirne verso la Chiesa di Dio di Filomelio e verso altre parrocchie e enuncia che nonostante il proconsole Stazio Quadrato esorti il vescovo a rinunciare e rinnegare la sua religione Policarpo gli risponda con assoluta calma e fermezza: “ Da 86 anni lo servo e non mi ha mai fatto nulla di male : come potrei bestemmiare il mio Re che mi ha redento?”

Il proconsole continua minacciandolo di farlo bruciare vivo e Policarpo ancora risponde: “ Il fuoco che mi minacci brucia in un momento, poi passa; io temo invece il fuoco eterno della dannazione”.

Policarpo venne arso vivo al centro dell'anfiteatro di Smirne mentre egli elevava un'immensa preghiera al Signore.

Immagine web:



PENSIERI, MASSIME E AFORISMI


Un nano che sta sulle spalle di un gigante può vedere

più lontano dello stesso gigante.”

Burton Anatomy of Melancholy


Credo che la prima prova di uomo veramente grande

sia la sua umilità.”

Ruskin – Seven Lamps


Una falsa umiltà è puro orgoglio.”

Pascal - Pensées


L'amor di Dio fa nascere tutte le virtù, e per farle esistere in eterno

dà loro per fondamento l'umiltà.”

Bousset – Oraison funèbres



UN FIORE AL GIORNO


Nel linguaggio dei fiori la Ginestra è resa emblema dell'Umiltà per una leggenda storica.

Al conte Fulke d'Angiò, resosi colpevole di qualche delitto, fu ordinato di recarsi in Terra Santa a scopo di penitenza e di sottomettersi al castigo.

Indossò allora umili vesti e come segno della sua umiltà oppose un ramo di ginestra nel cappello. Al suo ritorno a espiazione compiuta Fulke adottò il nome di Plantagenest, che in latino identifica proprio l'arbusto, planta-genesta.

La sua discendenza e i successivi nobili della sua casata adottarono questo simbolo decorandolo sui loro elmi. Nel sigillo di Riccardo I un ramoscello di ginestra è posto su ciascun lato del suo trono.


UMILTA' – GINESTRA


Se non puoi essere un pino in cima alla collina,
sii una macchia nella valle, ma sii
la migliore, piccola macchia accanto al ruscello;
sii un cespuglio, se non puoi essere un albero.
Se non puoi essere un cespuglio, sii un filo d’erba,
e rendi più lieta la strada;
se non puoi essere un luccio, allora sii solo un pesce persico-
ma il persico più vivace del lago!
Non possiamo essere tutti capitani, dobbiamo essere anche un equipaggio,
C’è qualcosa per tutti noi qui,
ci sono grandi compiti da svolgere e ce ne sono anche di più piccoli,
e quello che devi svolgere tu è li, vicino a te.
Se non puoi essere un’autostrada, sii solo un sentiero,
se non puoi essere il sole, sii una stella;
Non è grazie alle dimensioni che vincerai o perderai:
sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere.

Douglas Malloch – Sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere (poesia che fu anche citata da Martin Luther King nel 1967 in un suo discorso )


Immagine web:



Segni zodiacali del mese: Pesci dal 20/2 al 20/3


Ariete dal 21/3 al 19/4


martedì 21 febbraio 2023

MARTEDI' 21 FEBBRAIO

Oggi è Martedì 21 Febbraio 2023 della terza settimana di Febbraio e ottava di questo anno.

Il sole sorge alle 6:56e tramonta alle 17:50

La luna tram. 19:24 e sorge alle 07:54

La prossima luna piena ci sarà 7 Marzo


IERI AVVENNE


IDEATO IL SIMBOLO DELLA PACE


L'idea (21 febbraio 1959)fu di un grafico britannico Gerald Holtom che il ebbe come riferimento l'alfabeto nautico, dal codice semaforico ( soprattutto le lettere N e D) in quanto le iniziali di Nuclear Disarmament, che abbinate come vedete dal disegno formano lo schematizzato del simbolo in questione.

Un segno qualsiasi, quasi elementare ma di una forza attraente e carismatica tanto da divenire in poco tempo icona di ogni lotta pacifista e di libertà dei diritti umani, un segno facile e di facile riproduzione tale da non essere mai stato registrato legalmente e di cui non esistono perciò diritti d'immagine, una decisione naturalmente desiderata, proprio perchè fosse libero d'uso e di facile comprensione. Un linguaggio divenuto comune tanto da essere definito patrimonio dell'umanità.

La prima apparizione pubblica fu durante la marcia di Aldeermaston in Inghilterra contro uno stabilimento di armi nucleari, poi divenuto anche simbolo dell'antimilitarismo tanto da divenire infatti icona delle generazioni degli anni '60. In un secondo tempo, l'autore stesso del “logo” confidò che la sua idea d'origine aveva trovato ispirazione da un famoso quadro di Goya “Il 3 Maggio 1808”.

Immagine puzzle da web:



PRIMO CONTAGIO DI COVID A CODOGNO


Un evento che tutti vorremmo dimenticare e che ancora non riusciamo a liberarcene. Era la sera del 20 febbraio del 2020 quando un uomo di 38anni si reca al pronto soccorso della sua cittadina, Codogno, perchè affetto da una grave polmonite ma subito gli viene riconosciuta la sintomatologia simile e purtroppo verificabile al Covid 19 (era il mattino dopo ovvero il 21 febbraio). Era il primo caso in Italia non riconducibile a un rientro dalla Cina e perciò, se fino ad allora, come tutti avevamo sperato, non pensavamo a un'epidemia globale, questo fatto gettò immediatamente la disillusione completa. C'era bisogno di scoprire e cercare il famoso paziente 0 per poter così ricostruire la catena di contagio. Il paziente 0 non fu mai trovato ma da quel fatidico giorno in Italia e poi nel mondo intero cambiarono molte cose e morirono molte persone, (Codogno ebbe il tragico appellativo di “Capitale di morti”).Una storia colorata di nero che ancora ci sta accanto anche se pare che siano soltanto sfumature grigie.

Immagine web:



L'ULTIMO PAPPAGALLO DELLA CAROLINA SI ESTINGUE


L'ultimo piccolo pappagallo del Nordamerica, un parrocchetto della Carolina, morì in uno zoo, in cattvità, il 21 febbraio del 1918 e nel 1939 fu dichiarata la sua totale estinzione. Dai primi studi sul fenomeno che fu di un'intensità e velocità tali da lasciare stupiti pure gli addetti ai lavori, l'estinzione fu attribuita a un fattore umano, infatti questo bellissimo uccello era ricercatissimo e cacciato per l'uso delle sue bellissime piume che venivano utilizzate per la decorazione di capelli. Ma le ricerche sono ancora al vaglio, anche perchè sono sicuri che ci sia una motivazione molto più scientifica in quanto l'estinzione ebbe un processo molto brusco e alquanto veloce.

Immagine web:


DA MENZIONARE


MUORE PAPA GIULIO II


Nacque ad Albisola superiore presso Savona il 5 dicembre del 1443 come Giovanni della Rovere da umile famiglia. Entrò nell'ordine francescano studiando giurisdizione ma la fortuna lo abbracciò per merito dello zio generale dello stesso ordine di frati, Francesco della Rovere, che diverrà papa come Sisto IV e che nel 1471 premierà Giuliano nominandolo cardinale in San Pietro a Vincoli per la sagacia e audacia nello sgominare una forte rivolta in Umbria e aver sottomesso Niccolò Vitelli che spopolava a Città di Castello. La maestria militare di Giuliano ebbe a riconoscersi anche sotto il pontificato di Innocenzo VIII quando riuscì a respingere il magistrale assalto alle porte di Roma da parte degli Aragonesi.

Purtroppo nel 1492 un suo acerrimo nemico, Rodrigo Borgia, fu eletto papa come Alessandro VI e lui dovette fuggire in esilio ad Avignone, ma alla sopraggiunta morte del papa incoraggiò lui stesso Carlo VIII perchè scendesse in Italia e conquistasse il Napoletano.

Nel 1503 salì al trono pontificio con l'appoggio determinante dei cardinali spagnoli e soprattutto di Cesare Borgia a cui aveva promesso il capitanato generale della Chiesa con annessi possedimenti della Romagna, promessa che ritirò subito appena divenuto papa Giulio II facendogli guerra e estorcendogli totalmente la Romagna. Questo papa “guerriero”, si schierò addirittura contro la grande Repubblica Veneziana facendosi promotore della Lega di Cambrai riuscendo a togliere Ravenna ai Veneziani, Bologna la unì allo stato pontificio scacciando i Bentivoglio e sottomettendo i Baglioni a Perugia.

Nel 1506, tramite il V Concilio Lateranense, riuscì a far emanare una bolla contro lil commercio peccaminoso di beni sacri, la simonia, ma fu una bolla molto controversa in quanto egli stesso finanziava la basilica di San Pietro “vendendo” indulgenze, una contestazione che fece crescere e maturare le ire di Martin Lutero e di Erasmo da Rotterdam.

Ma fu anche il papa che valorizzò artisticamente Roma, in quanto accentratore e vanesio, radunò presso di se i maggiori artisti del tempo come il Bramante a cui affidò la ricostruzione del Vaticano, a Raffaello ( suo eccellentissimo pittore e amico) che fece affrescare le cosiddette Stanze e soprattutto la camera del papa lui medesimo, e a Michelangelo (per nostra fortuna) che dette incarico di affrescare la volta della Sistina, e fu anche colui che pose la prima pietra della nuova Basilica di San Pietro.

Il Papa “Terribile” come veniva soprannominato al suo tempo, il 21 febbraio del 1513, a causa di un'altissima febbre causatagli dall'infezione “lue”, morì.

Nel 1527 la sua tomba fu profanata e le spoglie trafugate dai Lanzichenecchi e nel 1610 i pochi resti rimasti furono traslate nella cappella di famiglia in Santa Maria del Popolo ma poi raggiunsero il mausoleo che lui stesso aveva desiderato e che a Michelangelo costò un arduo tormento di vita, ovvero in quel maestoso progetto in San Pietro in Vincoli.

Immagine web: Raffaello Sanzio - Ritratto di Giulio II



IL DELITTO DI NOVI LIGURE


Era il 21 febbraio del 2001 quando il telegiornale annunciò un atroce fatto di cronaca avvenuto nella riservata cittadina in provincia di Alessandria, Novi Ligure, che sconvolse gli italiani per la ferocia di come era stato attuato (ben 96 coltellate) e per i soggetti che vi avevano trovato morte, una madre di 42 anni Susi Cassini e suo figlio dodicenne Gianluca. A scoprire la terrificante scena, la madre stesa sul pavimento a piano terra mentre il fratellino nella vasca da bagno del piano superiore, e darne l'allarme fu la figlia sedicenne Erika che disse di essere fuggita a un attacco da parte di sconosciuti aggressori che si erano introdotti in casa armati di coltelli.

Ma l'atrocità del caso non fu mai tanto terrificante quanto lo fu poi l'amara e straziante verità che scosse gli animi già turbati di tutti gli Italiani, una verità che nessuno avrebbe mai voluto fosse realtà, ovvero che il fatto fosse stato compiuto dagli allora minorenni Erika la figlia sedicenne con il suo fidanzatino Omar di 14 anni.


Immagine web:



IL SANTO DEL GIORNO


SAN PIER DAMIANI


Settimo figlio di una famiglia semplice nacque a Ravenna nel 1007 e alla morte dei genitori si trovò a vivere con uno dei suoi fratelli che purtroppo lo maltrattava e picchiava. Mosso da pietà, un altro fratello, Damiano, arciprete, lo prese sotto la sua custodia e lo fece studiare . Fu in ringraziamento a questo fratello che Pier usò come cognome il nome del fratello, Damiano.

Divenne insegnante preso l'università di Padova e fu poi monaco nel monastero camaldolese di Fonte Avellana dove diede inizio alla sua grande avventura, ovvero alla sua grande dedizione di riformatore della Chiesa. Nel periodo in cui viveva Pier Damiani, la Chiesa attraversava un momento disastroso, subissata da un'enormità d'eresie e nascite di infiniti scismi, la simonia che spopolava e l'assoluta mancanza di rigore per coloro che affrontavano il celibato per “devozione”. Fu papa Alessandro II che volle a Roma questo studioso e esperto per fa si di trovare una soluzione a tutte queste problematiche. Divenne vescovo di Ostia e poi cardinale e fu con papa Gregorio VII che trovò soddisfazioni e approvazioni del suo fare.

Ritornò poi a Ravenna e infine il 21 Febbraio del 1072 a Faenza trovò la morte. Venerato da subito come Santo nel 1828 Leone XII lo proclamò dottore della Chiesa per l'importanza e la quantità dei suoi scritti.

Immagine web:



PENSIERI, MASSIME E AFORISMI


Il sentimento della salute si acquista soltanto con la malattia.”


Georg Christoph Lichtenberg


Gioia, moderazione e riposo sbattono l'uscio sul naso del dottore.”

Longflellow – From Freidrich von Logau


Che non può nu'alma ardita

se in forti membri ha vita?”


Giuseppe Parini – Odi, L'educazione



UN FIORE AL GIORNO


SALUTE – RADICCHIO ROSSO


Sono folle di te, amore
che vieni a rintracciare
nei miei trascorsi
questi giocattoli rotti delle mie parole.
Ti faccio dono di tutto
se vuoi,
tanto io sono solo una fanciulla
piena di poesia
e coperta di lacrime salate,
io voglio solo addormentarmi
sulla ripa del cielo stellato
e diventare un dolce vento.


Alda Merini – Alla tua salute, Amore mio!


Immagine web:




Segni zodiacali del mese: Pesci dal 20/2 al 20/3


Ariete dal 21/3 al 19/4



lunedì 20 febbraio 2023

LUNEDI' 20 FEBBRAIO

Oggi è Lunedì 20 Febbraio 2023 della terza settimana di Febbraio e ottava di questo anno.

Il sole sorge alle 6:58e tramonta alle 17:49

La luna tram. 18:05 e sorge alle 07:26

La prossima luna piena ci sarà 7 Marzo


IERI AVVENNE


LEGGE MERLIN


Già dal 1948, la senatrice socialista Lina Merlin aveva presentato un disegno di legge sull'abbattimento delle così dette “case chiuse” ovvero case di tolleranza ma l'iter burocratico e le forze governative contrarie resero dura l'approvazione e ci vollero ben dieci anni per arrivare alla definitiva approvazione (20 febbraio 1958), spinta e voluta soprattutto dall'America in quanto per poter entrare nell'Onu l'Italia, come del resto gli altri stati mondiali, dovevano sopperire questa usanza di prostituzione legale e statale.

Le “case chiuse” al momento dell'avvenuta approvazione di chiusura totale erano in Italia più di 560 e ospitavano un numero esorbitante di meretrici circa 2700. Ogni casa di tolleranza aveva il suo tariffario affisso all'ingresso e variava a seconda dei servizi che venivano procurati e anche dalla tipologia più o meno decorosa della casa stessa. Da notare la regola fissa per ogni casa, il tariffario ridotto per studenti e militari!

Con la legge Merlin venne meno anche la schedatura sanitaria, la prostituzione non veniva più configurata come reato perchè che la esercitava non aveva più la cosiddetta schedatura sanitaria obbligatoria invece nelle “case”.


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INAUGURATO IL METROPOLITAN MUSEUM OF ART DI NEW YORK


Con il sostegno di un dirigente delle ferrovie, John Taylor Johnston, che mise a disposizione la sua vasta collezione privata di opere d'arte e con l'appoggio dell'editore George Palmer Putnam che assunse la carica di Sovrintendente sorge (20 febbraio 1872) in un palazzo al n.681 della Quinta Strada il Metropolitan Museum of Art (solitamente conosciuto come Met), dotato allora di un sarcofago romano di pietra e di 174 dipinti .

Nel tempo accrebbe sempre di più d'importanza anche dovuta all'acquisto da parte del Museum di una collezione di antichità cipriote di Luigi Palma di Cesnola, da costringere perciò a dove cambiare residenza, prima nella Douglas Mansion ad ovest della Quattordicesima Strada, poi, vista l'aggiunta sempre più intensiva di opere, il Museum riuscì a edificare la sua sede (permanente e attuale) a lato est del Central Park avendo avuta l'opportunità di comprarvi un pezzo di terreno.


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DA MENZIONARE


LA PRIMA DEL BARBIERE DI SIVIGLIA


E' vero il proverbio che “Non tutte le ciambelle vengono con il buco” e questo può accadere anche a famosi e notori personaggi, come è accaduto in questo giorno del 1816 alla prima dell'opera “Il barbiere di Siviglia” del grande compositore e musicista maestro Gioachino Rossini.

La sera del 20 febbraio era in programma al teatro Torre Argentina di Roma una nuova opera del già famoso (anche se giovanissimo) Rossini, opera che andava a contornare un programma dedito alla stagione di Carnevale del 1816, un'opera che si basava da uno scritto originale di Pierre Caron De Beaumarchais del '700 e che aveva già notorietà in un adattamento del più famoso Giovanni Paisiello, “Il barbiere di Siviglia”.

Rossini per non incorrere in gravi discussioni aveva cercato di farne una nuova versione apportando anche nuove situazioni e pure nel titolo che invece del classico lo cambiò in “Almaviva, o sia l'inutile precauzione”.

Ma tutto questo non bastò a far si che la sua “prima” ne uscisse trionfale, infatti oltre ai fischi e agli urli che si protrassero per tutta la rappresentazione vari furono gli accadimenti che si verificarono sulle scene, come l'inciampo di “Don Basilio” che gli procurò una lesione al naso con evidente fuoriuscita di sangue, le corde della chitarra del tenore che rappresentava “Almaviva” che si strapparono e dulcis in fondo l'improvvisa entrata in scena di un gatto nero che spaventò la soprano Righetti-Giorgi.

Ci fu un vero complotto contro quella che poi fu considerata una delle più belle e armoniose opere italiane che mai fossero state scritte (parole dette personalmente al giovane Rossini da parte di Ludwig van Beethoven), un complotto per boicottare l'opera forse attuato da Paisiello che avrebbe avuto paura del forte successo di Rossini tanto da offuscare la sua opera, da parte dell'impresario del Teatro Valle, che aveva fondamenta poco distante dal Torre Argentina e che con un successo dell'opera avrebbe offuscato la sua concorrenza e altri ancora. Di certo non c'è niente e sono solo supposizioni del tempo ma l'affronto subito dal giovane musicista fu grande nonostante avesse fatto di tutto per prevenirlo.

Ma vale la pena di pensare che se tanto da tanto, ben venga al fiasco se poi il successo, dopo, è interplanetario.

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MUORE NEREO ROCCO


Il popolare allenatore di calcio, Nereo Rocco (quello del grande Padova e del Milan di Rivera) muore a Torino il 20 febbraio del 1979 per problematiche cardiache.

Nereo Rocco non era il solito allenatore che cerca nel giocatore di sfruttare al massimo le sue potenzialità e di scoprirne di nuove, di incitarlo e sobissarlo di critiche o di elogi a seconda delle prestazioni più o meno valide, Rocco era un padre verso i giocatori, un vero signore che pareva quasi chiedere “scusa” ad ogni suo rimprovero o ammonizione. A Nereo Rocco il giocatore dava tutto se stesso sollecitato dalla sua comprensione umana e non soltanto di tattica. Amava i bambini e i giocatori pur adulti erano per lui ancora tali da doverli rispettare, comprendere e soprattutto aiutare. Un grande uomo, oltre che allenatore. Rocco non era solo il paròn Nereo era anche e soprattutto la squadra intera.


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IL SANTO DEL GIORNO – SANT'ELEUTERIO VESCOVO


Nel secolo VI, in un capitolo di storia dominato dalla barbarie dei Franchi invasori e idolatri e anche da figure altamente cristiane redente come Re Clodoveo, o il grande San Remigio, vescovo di Reims che fu l'evangelizzatore della Francia, nasce a Tournai Sant'Eleuterio.

Da piccolo un suo compagno di giuoco, Medardo, gli predisse che a presto lui sarebbe divenuto Vescovo, una predizione che nel contesto di quei tempi pareva avversa, la cristianità della Chiesa francese era debole nei confronti dell'invasori barbarici, si dipendeva soltanto dal loro re e dalle sue ardite gesta, la forza della spada prima della croce.

Eleuterio fu eletto Vescovo di Tournai dieci anni prima che il Re Clodoveo si convertisse facendo si che tutto il popolo seguisse il suo volere, e si prodigò per la conversione dei Franchi anche se al tempo la dottrina cristiana rasentava la credenza di eresia da mischiare falsi credenti ovvero i mal convertiti che ancora idolatri non riuscivano a riconoscere la vera parola. Ed è in questa assurda ortodossia che Sant'Eleuterio nel 531, dopo la conversione del Re, fu ucciso da quegli stessi falsi convertiti, martire della sua stessa dottrina.

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PENSIERI, MASSIME E AFORISMI


La musica è rivelazione più alta che ogni saggezza e filosofia”

Ludwig van Beethoven


La musica è il vapore dell'arte. Sta alla poesia, come il sogno sta al pensiero, come il fluido sta al liquido, come l'oceano delle nuvole sta all'oceano delle onde. E' l'indefinito nell'infinito.”

Victor Hugo – “W.Shakespeare”


L'uomo che non ha musica in se stesso nè è commosso

dall'armonia di dolci suoni, è capace di tradimenti, insidie

e ruberie.”

W.Shakespeare – “Merchant of Venice, Act V”


La musica, quando è amalgamata con una idea piacevole,

è poesia; musica senza l'idea è semplicemente musica:

l'idea senza musica è prosa per la sua stessa definitezza.”

Edgal Allan Poe - “Letter to Mr....”


Dove cessa la lingua comincia la musica.”

Ernst Theodor Amadeus Hoffmann


UN FIORE AL GIORNO

MUSICA – FIORE DELL'AVENA


Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
Di mirar queste valli?
Somiglia alla tua vita
La vita del pastore.
Sorge in sul primo albore
Move la greggia oltre pel campo, e vede
Greggi, fontane ed erbe;
Poi stanco si riposa in su la sera:
Altro mai non ispera.
Dimmi, o luna: a che vale
Al pastor la sua vita,
La vostra vita a voi? dimmi: ove tende
Questo vagar mio breve,
Il tuo corso immortale?


Vecchierel bianco, infermo,
Mezzo vestito e scalzo,
Con gravissimo fascio in su le spalle,
Per montagna e per valle,
Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
Al vento, alla tempesta, e quando avvampa
L’ora, e quando poi gela,
Corre via, corre, anela,
Varca torrenti e stagni,
Cade, risorge, e più e più s’affretta,
Senza posa o ristoro,
Lacero, sanguinoso; infin ch’arriva
Colà dove la via
E dove il tanto affaticar fu volto:
Abisso orrido, immenso,
Ov’ei precipitando, il tutto obblia.
Vergine luna, tale
E’ la vita mortale.


Nasce l’uomo a fatica,
Ed è rischio di morte il nascimento.
Prova pena e tormento
Per prima cosa; e in sul principio stesso
La madre e il genitore
Il prende a consolar dell’esser nato.
Poi che crescendo viene,
L’uno e l’altro il sostiene, e via pur sempre
Con atti e con parole
Studiasi fargli core,
E consolarlo dell’umano stato:
Altro ufficio più grato
Non si fa da parenti alla lor prole.
Ma perchè dare al sole,
Perchè reggere in vita
Chi poi di quella consolar convenga?
Se la vita è sventura,
Perchè da noi si dura?
Intatta luna, tale
E’ lo stato mortale.
Ma tu mortal non sei,
E forse del mio dir poco ti cale.


Pur tu, solinga, eterna peregrina,
Che sì pensosa sei, tu forse intendi,
Questo viver terreno,
Il patir nostro, il sospirar, che sia;
Che sia questo morir, questo supremo
Scolorar del sembiante,
E perir dalla terra, e venir meno
Ad ogni usata, amante compagnia.
E tu certo comprendi
Il perchè delle cose, e vedi il frutto
Del mattin, della sera,
Del tacito, infinito andar del tempo.
Tu sai, tu certo, a qual suo dolce amore
Rida la primavera,
A chi giovi l’ardore, e che procacci
Il verno co’ suoi ghiacci.
Mille cose sai tu, mille discopri,
Che son celate al semplice pastore.
Spesso quand’io ti miro
Star così muta in sul deserto piano,
Che, in suo giro lontano, al ciel confina;
Ovver con la mia greggia
Seguirmi viaggiando a mano a mano;
E quando miro in cielo arder le stelle;
Dico fra me pensando:
A che tante facelle?
Che fa l’aria infinita, e quel profondo
Infinito Seren? che vuol dir questa
Solitudine immensa? ed io che sono?
Così meco ragiono: e della stanza
Smisurata e superba,
E dell’innumerabile famiglia;
Poi di tanto adoprar, di tanti moti
D’ogni celeste, ogni terrena cosa,
Girando senza posa,
Per tornar sempre là donde son mosse;
Uso alcuno, alcun frutto
Indovinar non so. Ma tu per certo,
Giovinetta immortal, conosci il tutto.
Questo io conosco e sento,
Che degli eterni giri,
Che dell’esser mio frale,
Qualche bene o contento
Avrà fors’altri; a me la vita è male.


O greggia mia che posi, oh te beata,
Che la miseria tua, credo, non sai!
Quanta invidia ti porto!
Non sol perchè d’affanno
Quasi libera vai;
Ch’ogni stento, ogni danno,
Ogni estremo timor subito scordi;
Ma più perchè giammai tedio non provi.
Quando tu siedi all’ombra, sovra l’erbe,
Tu se’ queta e contenta;
E gran parte dell’anno
Senza noia consumi in quello stato.
Ed io pur seggo sovra l’erbe, all’ombra,
E un fastidio m’ingombra
La mente, ed uno spron quasi mi punge
Sì che, sedendo, più che mai son lunge
Da trovar pace o loco.
E pur nulla non bramo,
E non ho fino a qui cagion di pianto.
Quel che tu goda o quanto,
Non so già dir; ma fortunata sei.
Ed io godo ancor poco,
O greggia mia, nè di ciò sol mi lagno.
Se tu parlar sapessi, io chiederei:
Dimmi: perchè giacendo
A bell’agio, ozioso,
S’appaga ogni animale;
Me, s’io giaccio in riposo, il tedio assale?

 

Forse s’avess’io l’ale
Da volar su le nubi,
E noverar le stelle ad una ad una,
O come il tuono errar di giogo in giogo,
Più felice sarei, dolce mia greggia,
Più felice sarei, candida luna.
O forse erra dal vero,
Mirando all’altrui sorte, il mio pensiero:
Forse in qual forma, in quale
Stato che sia, dentro covile o cuna,
E’ funesto a chi nasce il dì natale.


Giacomo Leopardi – Il canto notturno di un pastore errante dell'Asia


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Segni zodiacali del mese: Pesci dal 20/2 al 20/3


Ariete dal 21/3 al 19/4



ALMANACUS DOMENICALE - 5 NOVEMBRE

ALMANACUS DELLA DOMENICA Oggi è Domenica 5 Novembre quarantaquattresima settimana dell'anno e prima del mese Il sole sorge alle 06:46 e ...