domenica 18 giugno 2023

ALMANACUS DOMENICALE - 18 GIUGNO

ALMANACUS DELLA DOMENICA


Oggi è Domenica 18 Giugno ventiquattresima settimana dell'anno e terza del mese

Il sole sorge alle 05:33 e tramonta alle 20:48

La Luna sorge alle 05:16 e tramonta alle 21:36

Fase Lunare : Luna Nuova

La prossima luna piena ci sarà il 3 Luglio



SCOPRIRE L'ITALIA


L'ISOLA DI ORTIGIA





Il centro storico della città di Siracusa si può dire quasi tutto concentrato nella piccolissima isola , un lembo di terra collegato alla terra ferma con due ponti, ovvero l'isola di Ortigia. Qui vige la storia di tutta la Sicilia, una storia piena di conquiste, signori, religioni, usi e costumi di diverse e più svariate popolazioni, ma anche un tratto geografico tra i più spettacolari e pieni di effetti scenografici assolutamente naturali.

Ho accennato alla storia e proprio da questa partiamo a visitare questo meraviglioso angolo, ovvero dal tempio dorico di Apollo che risale addirittura al IV secolo a.C. che fu commissionato dal tiranno di Siracusa Cleomenes e il progetto prevedeva ben sei colonne frontali e 17 laterali, dedicandolo come consuetudine e tradizione il basamento a una divinità mentre la parte restante a un'altra. In questo specifico caso ad Apollo e Artemide. Frammenti della parte superiore sono conservati nel Museo di Siracusa e i resti invece che ancora sono visibili su loco, sono stati riscoperti nel decennio tra il 30 e 40 del '900. Nota particolare che la pietra usata per la costruzione è un tipo di calcare particolare denominato “giuggulena”.

E sempre rimanendo nella storia dobbiamo nominare naturalmente il maestoso edificio – castello – mura sito all'estremità della punta dell'isola ovvero il castello Maniace, un emblema tra i più conservati del periodo Svevo, voluto da Federico II. Nei secoli poi ha avuto varie destinazioni d'uso e ancora visibili le sue trasformazioni, prima come residenza poi caserma e addirittura carcere. La torre ovest merita una visita se non altro per la leggenda che vuole che qui vi si trovi “il bagno della Regina” e vi si accede da una piccola porticina scendendo da una scala incorporata nella roccia. La leggenda narra che sia stato un ambiente magnifico, avente vasche marmi e sedili ma in realtà è un piccolo ambiente che aveva la fortuna di sfruttare un corso d'acqua dolce di cui la stessa isola ne era assai ricca.

I ponti che danno l'accesso all'isola sono due, il Ponte Umbertino e il Ponte Santa Lucia, e una volta attraversati vi troverete subito in un meandro di vicoli stretti a cui susseguono palazzi di notevole importanza anche architettonica fino a raggiungere la spettacolare Piazza Duomo.

La piazza è un intero incanto architettonico barocco circondata da palazzi ber decorati e si estende su quella che un tempo fu sicuramente l'acropoli della città, vi sorgono il Palazzo Municipale o Senatoriale che fu costruito intorno al 1629 dall'architetto spagnolo Vermexio, di cui è ben documentata la sua firma per una piccola lucertola scolpita nell'angolo sinistro del cornicione, infatti pare che l'architetto fosse denominato “Lucertola” per il suo aspetto fisico. Il Palazzo Arcivescovile del XVII secolo in cui si trova la Biblioteca Alagoniana ricca di manoscritti del XII secolo, il Palazzo Beneventano del Bosco da una ricca facciata settecentesca e la Chiesa di Santa Lucia alla Badia che contiene il simulacro in argento della santa e dove fino a pochissimi anni or sono vi si poteva ammirare il capolavoro di Caravaggio, “Seppellimento di Santa Lucia” dipinto intorno alla prima metà del decennio del 1600.

Ma l'opera che risalta tutta la piazza e che la domina è il Duomo che fu eretto sulla base di un vecchio tempio greco del V secolo a.C. dedicato ad Atena e trasformato perciò in chiesa quando San Paolo evangelizzò l'isola. Domina la sua facciata barocca ornata da colonne, il tetto si narra fosse sormontato da una statua d'oro di Atena che fungeva da faro per i naviganti dove oggi è situata una statua della Madonna. All'interno risalta all'occhio il fonte battesimale che altro non è che un antico vaso (cratere) greco decorato con sette leoni in bronzo.

E giungiamo a quello specchio d'acqua dolce sito a pochi passi dal mare formando così un piccolo lago circolare contornato da piante di papiro, unico esemplare presente in Europa. E' una fonte d'ispirazione di molti artisti e il suo fascino è dovuto sia per la spettacolarità che offre ma anche per la leggenda a cui esso è legato.

La fonte Aretusa è così denominata in quanto si narra che la ninfa Aretusa era subissata dalle avance di Alfeo figlio di Oceano e nonostante i suoi rifiuti esso non cessava di amarla. Disperata si rivolse alla dea Diana che la trasformò in una fonte sul lido di Ortigia. Zeus preso da forte pietismo nei confronti dello spasimante lo trasformò in fiume affinchè potesse stare con il suo amore.

Questi è un luogo davvero rilassante e come ho detto spettacolare in quanto, al tramonto, da qui si possono provare momenti incantevoli di pura magia.

Piazza Archimede così nominata in quanto dedicata al grande fisico matematico di cui Siracusa ebbe i natali, il genio Archimede, da cui spicca al centro di essa una bellissima la cui scultura centrale rappresenta il mito di Aretusa di cui prima ho narrato e l'intorno è corredato dai più spettacolari palazzi come quello del Banco di Sicilia, il palazzo Gargallo del XVII secolo, il Palazzo Pupillo dalla facciata convessa e il Palazzo della Banca d'Italia del 1400.

Ma l'isola non è soltanto storia ma vi sono molti punti intorno alla piccola isola dove si può godere il mare rilassandosi sugli scogli, prendere il sole e assaporare il frrizzante profumo del mare.

Non perdetevi la visita alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo dove potrete ammirare delle bellissime sculture bizantine e normanne per non citare le stupende e ottocentesche ceramiche di Caltagirone, sculture di epoca medievale, rinascimentale e barocca ma da non perdersi il dipinto dell'Annunciazione del grande maestro siciliano Antonello da Messina.


Immagini puzzle da web



APPUNTI PER UNA LETTURA


Ogni domenica posterò sempre un brano che parla di un personaggio principale tratto dalle pagine del libro in questione….lascio a voi indovinare il titolo del libro e l'autore.....la soluzione la prossima domenica.

(La soluzione della domenica precedente era : “LA CASA DEGLI SPIRITI” di ISABEL ALLENDE )


E certo per lui la vita era la prima, la più grande delle arti, quella per cui tutte le alte non erano che un'introduzione. La moda, che rende universali per un momento le cose più fantastiche, e l'eleganza che, nel suo genere, è un tentativo di affermare l'assoluta modernità della bellezza, avevano naturalmente per lui un loro fascino. Il suo modo di vestire, gli originali atteggiamenti che ogni tanto ostentava avevano uno notevole influenza sulla gioventù raffinata che appariva ai balli di Mayfair o si affacciava alle finestre del club di Pall Mall. Quei giovani lo imitavano in tutto quel che faceva e cercavano di ripetere il fascino distratto delle sue eleganti, e prer lui non troppo impegnative, affettazioni.

Perchè, pur prontissimo ad accettare la posizione che gli era stata immediatamente offerta al suo entrare nella maggiore età, e benchè sentisse un vero, sottile piacere all'idea di poter essere, nella Londra del suo tempo, quel che era stato nella Roma di Nerone l'autore del “Satyricon”, tuttavia egli desiderava in cuor suo di essere qualche cosa più di un semplice “arbiter elegantiarum” a cui chieder consiglio sul modo di portare un gioiello, o annodarsi la cravatta o di tenere in mano il bastone. Egli cercava di elaborare un nuovo sistema di vita con una sua propria filosofia ragionata e princìpi organici, e che trovasse nella spiritualizzazione dei sensi la sua più alta attuazione.


TITOLO E AUTORE ( da indovinare)


Immagine web: Parziale della copertina del libro



IL VANGELO DELLA DOMENICA


XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO


Colore Liturgico VERDE


Mt 9, 36 – 10,8


In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».


Immagine web: Duccio di Boninsegna – Apparizione di Cristo sul monte della Galilea ( Coronamento verso della Maestà del Duomo di Siena.)




CURIOSITA' DI UN ANNO


1972




L'anno 1972 lo si può purtroppo annoverare come l'anno che ha dato inizio, con una serie di attentati, rapimenti e violenze, a una spudorata violenza terroristica sia a livello interno con la nascita del gruppo estremista di sinistra Brigate Rosse, poi più conosciuto con le sole iniziali BR, sia a livello estero soprattutto con l'eterno dissidio tra Israele e i Palestinesi.

La prima comparsa delle BR avviene il 3 marzo, quando intorno alle sette di mattina un dirigente della Sit-Siemens, Idalgo Macchiarini, viene assalito all'uscita dello stabilimento di Milano da tre individui incappucciati che lo costringono a salire in un camioncino per poi portarlo a destinazione naturalmente sconosciuta, i giornali useranno per la prima volta il termine “in un covo”.

In questo sconosciuto luogo il Macchiarini sotto la minaccia di due pistole puntate alle sue tempie subisce un vero e proprio processo politico e poi gli viene imposto di posare fotograficamente con un cartello al collo dove sta scritto: “ Brigate Rosse. Mordi e fuggi! Niente resterà impunito! Colpiscine uno per educarne 100! Tutto il potere al popolo armato!” La foto verrà recapitata alle principali redazioni giornalistiche perchè venga pubblicata. La stella a cinque punte emblema del gruppo terroristico spicca su quel cartello per la prima volta, l'Italia tutta negli anni a seguire avrà da che ricordarsene!

Un fatto di carattere ancora terroristico scuote e sbigottisce particolarmente l'ambiente culturale ma non solo, anche e soprattutto politico della sinistra, quando il 15 marzo viene trovato a Segrate nella prossima periferia di Milano, il cadavere di un uomo, assolutamente maciullato, sotto un pilone dell'energia elettrica. Si scoprirà che era stato fulminato dall'ordigno che lui stesso stava collocando per un sabotaggio, ma la scoperta del nome del cadavere è ancora più sconvolgente, si tratta dell'editore Giangiacomo Feltrinelli. Nasceranno controversie sulla veridicità della cosa, ma in ultimo purtroppo viene riscontrato che lui aveva intenzione davvero di eseguire quel sabotaggio.

Il 17 maggio alle 9,15 di mattina mentre sta uscendo di casa per recarsi in ufficio, viene ucciso da un assoluto sconosciuto il commissario di Pubblica Sicurezza Luigi Calabresi. Il commissario é noto all'opinione pubblica per aver indagato sulle bombe di Piazza Fontana, per essere stato coinvolto nell'inchiesta sulla morte (accidentale?) dell'anarchico Pinelli e per essere comunque stato lui personalmente a riconoscere nel Feltrinelli il cadavere del traliccio. Comunque l'attentato a Calabresi ha oscuri risvolti, in quanto non sembra che implichino soltanto l'estrema sinistra.

Intanto anche l'estrema destra si organizza e va in montagna costruendo numerosi campeggi, tutto per addestrarsi nell'uso delle armi e per eventuale guerriglia. Varie irruzioni dei carabinieri porteranno alla luce oltre a proiettili e armi, anche bandiere della Repubblica Sociale.

Sempre in maggio durante un comizio del MSI, uno studente ventunenne che si dichiara anarchico, viene pestato ferocemente con gli sfollagente dalla polizia e poi trasportato in carcere riceverà altre violente percosse portandolo alla morte, si chiamava Franco Serantini.

A Parma in agosto, un immigrato dalla Sicilia, che faceva il muratore ma era aderente a Lotta Continua, viene affrontato nella notte da un gruppo di neofascisti, uno di essi Edgardo Bonazzi lo ucciderà con una coltellata al cuore.

Sempre di maggio a Gorizia, i carabinieri ricevono una telefonata che indica nel vicino paese di Peteano una macchina sospetta chiedendo un loro intervento di verifica. Parte un gruppo di essi, trovano infatti una macchina, una 500, che desta sospetto di abbandono, aprono le portiere e la macchina esplode. Era piena di tritolo.Tre carabinieri sono uccisi sul colpo altri due avranno poche ferite, ma l'attentato non avrà mai risposta da chi sia stato voluto.



E' anche l'anno in cui si verificano molti furti d'arte, a una mostra a Trieste vengono derubati due Tiepolo mentre nel castello degli Odescalchi vicino a Como verranno rilevati misteriosamente ben cinquantasette dipinti dell'Ottocento tra cui alcuni di Segantini, Cremona, Induno ecc.

Varie sono le tele che spariranno e appartenenti a nomi di grande rilievo come Carpaccio, Caravaggio , Cima da Conegliano ecc. alcune verranno recuperate, altre arriveranno in gallerie estere e altre ancora in possesso a galleristi privati che sotto il loro comando erano avvenuti i furti.

A Roma, nella Basilica di San Pietro, il 21 maggio, un pazzo maniaco (poi dichiarato fuori di mente) irrompe con un martello sulla famosa e meravigliosa statua della Pietà di Michelangelo e prima che i custodi lo possano fermare egli sferrerà i colpi sul braccio sinistro della Madonna spezzandolo e anche sul naso della stessa.



E' anche l'anno del terremoto di Ancona che terrà letteralmente in piena paura la cittadina per molti mesi , le prime scosse nella notte del 4 febbraio raggiungeranno anche l'ottavo grado della scala Mercalli. Si calcola che quasi novantamila persone abbandonino la città, quasi interamente se si pensa che calcola al tempo quasi più di centomila persone. Chi rimane è costretto a vivere in tendopoli o nei tram o addirittura nei vagoni dei treni fermi in stazione. Il 14 giugno si verifica la scossa più forte, nono grado della scala Mercalli. Fortunatamente non ci saranno grandi perdite, soltanto tre persone colte da infarto dovuto dalla paura.



Maggio risulta il mese dei maggiori disastri, infatti il 5 un DC8 dell'Alitalia in manovra di atterraggio su Punta Raisi , l'aeroporto palermitano che era sprovvisto di radar, si schianta sulla Montagnalonga. Si conteranno 115 morti, la più grave tragedia dell'aviazione italiana, tra essi un personaggio noto , il regista Franco Indovina.

E' l'anno delle olimpiadi tinte di rosso, rosso sangue. Monaco di Baviera le ospita, ma il 5 settembre un commando di 8 palestinesi entra nel Villaggio Olimpico e penetra nella palazzina che ospita la rappresentanza atletica di Israele. Uccidono subito due persone che hanno opposto resistenza e si barricano dentro. “Settembre Nero” è il nome dell'organizzazione annuncia le sue richieste che consistono nello scambio degli ostaggi in loro dominio con la liberazione da parte di Israele di ben duecento fedayn che si trovano incarcerati a Tel Aviv. Si richiede la liberazione anche di alcuni terroristi internazionali e al governo tedesco di mettergli a disposizione un aereo per raggiungere un Paese arabo.

Il governo di Israele non accetta le condizioni. Il governo tedesco invece finge di acconsentire, fornisce tre bus che trasporteranno ostaggi e fedayn ai più vicini elicotteri messi a loro disposizione per raggiungere l'aeroporto. Una volta giunti e appena tutti sono scesi dagli elicotteri, la polizia tedesca accende i fari e da inizio a una cruenta sparatoria. I fedayn rispondono. Al termini del sanguinoso scontro risulteranno morti 9 ostaggi, 5 fedayn e un poliziotto.

Ma non finisce qui, Israele per rappresaglia bombarderà gli accampamenti dei palestinesi in Siria e in Libano arrecando così la morte di ben duecento persone.

In ambito sportivo di queste Olimpiadi noi ricorderemo due ragazze, Antonella Ragno prima nel fioretto e Novella Calligaris che spopola nel nuoto con ben una medaglia d'argento e due di bronzo.

Ancora il grande Dibiasi (l'Angelo biondo) nei tuffi è medaglia d'oro come nelle precedenti olimpiadi nel Messico e medaglia di bronzo a Giorgio Cagnotto.



Nel cinema la Palma d'Oro di Cannes sarà contesa da ben due film italiani, “Il Caso Mattei” di Francesco Rosi e “La classe operaia va in paradiso” di Elio Petri.

Venezia per la prima volta ha abolito i premi ma annovera tra i più importanti film italiani “Roma” di Federico Fellini.

Ma il cinema apporta altri titoli non meno importanti come “Alfredo Alfredo” di Germi, “Lo chiamavano Andrea” della coppia De Sica – Zavattini e quello che conquisterà l'Oscar “Il giardino dei Finzi Contini” del pluripremiato De Sica. Indiscutibilmente travolgente, ironico, passionale, divertente, romantico e che altro ancora “Mimì metallurgico ferito nell'amore “ dalla dinamica e esplosiva regista Lina Wertmuller e dalle prodigiose interpretazioni di Giancarlo Giannini e Mariangela Melato.

Ma sarà anche l'anno del film “scandalo” ovvero “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci con l'interpretazione di Marlon Brando e la giovanissima e provocante Maria Schneider. La pellicola rischia non solo di essere tolto dalla circolazione ma addirittura il “rogo”.

In teatro spopolano la grande coppia Albertazzi – Proclamer nella riedizione teatrale di “La Gioconda” di Gabriele D'Annunzio.



Premio Strega di questo anno a Giuseppe Dessì con “Paese d'ombre” surclassando Carlo Castellaneta con “La paloma” e Ottiero Ottieri con “Campo di concentramento”.

Il Premio Viareggio a Romano Bilenchi con “Il bottone di Stalingrado , mentre il Premio Campiello è all'unanimità concesso a Mario Tobino per “Per le antiche scale”.

Altri libri da menzionare sono “Il contesto” di Leonardo Sciascia , “Sillabario n.1” di Goffredo Parise e l'incantevole “Le città invisibili” di Italo Calvino.



Premio Nobel per la Letteratura va a Heinrich Boll mentre quello per la Pace non viene assegnato.

A Sanremo vince la canzone “I giorni dell'arcobaleno” di Nicola di Bari.


Immagini dei puzzle tratte da web




FAVOLA DELLA DOMENICA


LA MUCCA, LA CAPRA E LA PECORA IN SOCIETA' COL LEONE


Jean de La Fontaine



Si narra che una volta stingesser comunella

la Pecora, la Mucca, la Capra lor sorella,

col gran signor del luogo che detto era Leone,

a questa condizione:

che ognun insieme i danni e gli utili mettesse.

Ben stabiliti i patti avvenne che cadesse

un cervo nella fossa un dì della capretta,

che onesta manda a chiedere i suoi compagni in fretta.

Giunto il Leone, esclama: “Faremo quattro parti”.

E subito coll'unghie straccia la bestia in quarti.

La prima se la piglia e ciò per la ragione

ch'egli è Messer Leone.

Un'altra parte”, aggiunge, “ancor spettami in sorte

perchè sono il più forte.

La terza me la piglio perchè sono il Leone,

e se la quarta qualcuno osasse contrastarmi

lo mangio in un boccone”.


Immagine: Grandville tratta da “FAVOLE” Jean de La Fontaine



IL MOTIVO DEL GIORNO


MINA

Volevo scriverti da tanto




RICETTE DI NONNA LINA


Pasta fritta alla Salernitana



Sarà sincera con voi, io preferisco cucinare sempre cose tipiche della mia zona, o comunque della mia regione, Toscana, anche perchè tante ricette le sviluppo a memoria o le realizzo per associazione di abitudini e caratteristiche innate, e difficilmente mi avvicino alla cucina di altre regioni, non perchè non mi piaccia, ma solo perchè devo attenermi alla ricetta scrupolosamente e non riesco a usare quell'inventiva che mi caratterizza. Però, c'è sempre un però, non si possono disconoscere quelle ricette, a volte anche di facili a farsi, tipiche di alcune zone, come per esempio potrebbe essere il pesto alla genovese tipico della Liguria. Ebbene visto che in questo Almanacus odierno abbiamo esposto una città della Sicilia ecco che mi/vi metto alla prova con questa ricetta tipica salernitana, la Pasta fritta alla Siracusana ( e che i siciliani non ce ne vogliano se sbagliamo qualche cosa!)



Ingredienti:


500 o 600 grammi di pasta capellini o fili d'angelo


3 uova


150 gr di pangrattato


strutto


150 gr di miele preferibilmente di timo


succo di un arancia.


Si sbattono le uova con l'aggiunta di un poco di sale in una scodella a parte. In un'altra vi si versa il pangrattato.

Nel frattempo avremo messo dell'acqua a bollire, salarla e poi cuocervi al dente i capellini.

Con un forchettone o mestolo per spaghetti, si prelevano i capellini per la giusta dose di una persona e si immergono prima nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato. Terminata la pasta, ovvero fatte le dovute porzioni con la stessa procedura si friggono nello strutto finchè non hanno assunto un colore dorato. Intanto scaldiamo il miele con il succo d'arancia in bagno maria. Si porziona nel piatto i “nidi fritti” irrorandoli con il liquido caldo di miele e succo.

Vi garantisco che sono di una squisitezza particolare , oserei dire quasi orientale.


Nonna Lina


Immagine web






L'OPERA D'ARTE DELLA DOMENICA


Annunciazione”

Antonello da Messina





Segni zodiacali del mese: GEMELLI dal 21/5 al 21/6

CANCRO dal 22/6 al 22/7



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