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ALMANACUS DOMENICALE - 11 GIUGNO

ALMANACUS DELLA DOMENICA


Oggi è Domenica 11 Giugno ventitreesima settimana dell'anno e seconda del mese

Il sole sorge alle 05:33 e tramonta alle 20:45

La Luna sorge alle 01:52 e tramonta alle 13:42

Fase Lunare : Ultimo Quarto

La prossima luna piena ci sarà il 3 Luglio



SCOPRIRE L'ITALIA


LE CINQUE TERRE (SP)


Ho preso tra le mani una conchiglia, l'ho avvicinata dolcemente ad un orecchio ed ho sentito il mare....beh non proprio ma l'immaginazione e il desiderio sono stati talmente forti che non potevo non udirne il suono delle onde e pure il suo aspro sapore di salmastro....beh tutto questo per portarvi almeno con la mente e con il cuore, con la voglia e con l'amore in uno dei più belli e incantevoli angoli della nostra meravigliosa Italia, un angolo di una piccolissima ma ricca regione, ricca di storia, di vita, di natura, di mare.....la Liguria e in particolare le Cinque Terre....senza distinzione l'una dall'altra perchè l'una non potrebbe essere tale senza le altre e le altre non potrebbero essere così affascinanti qualora ne mancasse una.

Le Cinque Terre , in specifico i borghi di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso, per le loro caratteristiche geografiche, per i loro fantastici paesaggi, per i loro naturali e affascinanti risalti ambientali, insomma per il loro fascino e il loro insediamento storico e sociale sono divenute uno dei più interessante Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO.

Proprio per la loro particolare e angusta posizione, questi borghi hanno mantenuto quasi del tutto intatte le caratteristiche originarie facendo si che fosse l'uomo ad adattarsi e non lui ad adattare l'ambiente magari distruggendolo, ed è proprio in questi tratti di costa fragile ma possente che il mare è riuscito nel tempo a creare dei piccolissimi e incantevoli golfi, gli sui quali l'uomo è riuscito a costruire case e vivere dei prodotti dell'ambiente anche se quest'ultimo ben poco pareva concedesse. Le prime popolazioni che approdarono in questi luoghi erano propriamente contadini ed è a loro che si devono quei terrazzamenti realizzati a pendio sul mare, dove si furono intensificate coltivazioni di viti e d'ulivi tutt'ora di primaria importanza vitale ed economica del luogo, anche se poi con il tempo la popolazione ha cominciato ad abituarsi e conoscere il mare e divenire abili pescatori e a conoscerne purtroppo anche la fatica e i pericoli enormi che esso arrecava.

E allora inoltriamoci un poco in questi antri del monte e scopriamo le caratteristiche di ognuno di questi borghi, che in comune hanno il profumo dei fiori, il vento del mare e il cielo sempre azzurro.


RIOMAGGIORE


Rivus maior sarebbe il torrente che tutt'ora scorre sotto la via principale del paese e che qui vi sfocia, dove dal suo nome i primi abitanti, che si dice fossero profughi greci, crearono appunto Riomaggiore. E' un piccolo paese stretto tra due prorompenti scoscese dei monti vicini che tendono a gettarsi a picco nel mare, la sua caratteristica sono le tantissime case torri che ognuna tende ad affacciarsi su quel pezzo di mare che entra nel golfo, case dai vari e vivaci colori quasi a testimoniare la loro presenza per non passare inosservate. Una singolarità è che invece del numero civico le case hanno ognuna un nome, e due ingressi principali, uno che si affaccia sulla strada che conduce al mare e l'altro dietro , un poco più alto che apre le porte all'interno del paese stesso che tende in salita. Da visitare la Chiesa di San Giovanni Battista del XIV secolo con sculture di marmo d'origine medievale e il Castello. Ma vicino alla stazione ferroviaria parte un sentiero noto come il Sentiero Azzurro che offre la possibilità di raggiungere tutti i cinque borghi , da questo il primo km che collega questo borgo a Manarola è l'ancora più famosa, romantica e suggestiva Via dell'Amore , scavata nella roccia a picco sul mare.

Ritornando al porto caratteristico per le sue barche ancorate anche quelle pitturate con le più svariate e accecanti colorazioni si può visitare la Torre Guardiola e con un poco di tempo in più si potrebbe raggiungere la Grotta dell'Eremita che fu scavato nella roccia da Don Andrea Fresco.

Naturalmente un tuffo in mare e un riposino sulla piccola spiaggia di ciottoli.


MANAROLA


Sotto il dominio genovese, divenne una delle più importanti produttrici di vino e olio, da cui ancora oggi si può gustare un vino liquoroso lo Sciacchetrà , a questa produzione di vino antica è legata anche la struttura delle case, infatti quasi tutte hanno la “cassola” ovvero la terrazza al posto del tetto, perchè era in questa che nel periodo della vendemmia si mettevano le uve ad appassire al sole.

Da visitare il Castello di Manarola, il Santuario di Nostra Signora della Salute, l'antica torre di avvistamento detta Campanile Bianco e una bellissima chiesa la cui facciata di stile gotico è davvero incantevole ovvero la Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo. Da menzionare il magnifico presepe luminoso che da ogni 8 dicembre e poi per tutto il mese viene allestito decorando il colle delle Tre Croci con oltre 20000 luci e più di 300 personaggi in grandezza naturale.



CORNIGLIA


Questa, contrariamente a tutte le altre terre, è l'unica che non bacia il mare ma sita a ridosso di esso posata sulla cima della collina, ai più in forza e fiato raccomando di raggiungere il paese salendo per la Lardarina ovvero una scalinata davvero suggestiva composta da circa 377 gradini in mattone garantendo una spettacolarità unica di sospensione tra cielo e mare.

Si presume d'origine romana, dalla famiglia Gens Cornelia che aveva in affidamento queste terre e da cui ricavava un famoso vino bianco.

Il borgo si snoda con un'andatura a serpe e le case a differenza delle altre terre sono basse, piccoli caruggi si intrufolano tra queste case dalle quali si affacciano deliziosi balconi e una miriade di finestre , e unica e particolare è anche il suo modus vitae che essendo lontana dal mare è tutt'ora legato alla tradizione agricola dell'entroterra. Da visitare la Chiesa di San Pietro del XIV secolo da cui spicca un magnifico rosone in marmo bianco di Carrara.

In basso, sul mare vi sono due spiagge, una quasi sempre impossibile da raggiungere perchè soggetta alle intense maree e che forse sarebbe la più suggestiva per il ciottolato chiaro che la caratterizza detta lo Spiaggione, mentre l'altra molto più riparata è propriamente la spiaggia comune e raggiungibile detta Marina di Corniglia.

Da non dimenticare la spiaggia di Guvano, nota ai meno giovani per i passati di vita hippies e invece nota oggi per i naturisti.


VERNAZZA


Sicuramente deve il nome dal delicato vino bianco locale che gli antichi romani qui vi facevano man bassa caricandolo nelle loro navi composto dentro preziose anfore, la vernaccia, un vino che ancora oggi è ricercato e amato. Tutto questo per la particolarità di questa terra in quanto possiede a differenza di tutte le altre un porto accessibile naturale, basti pensare che è stato uno dei borghi considerato baluardo difensivo, nel periodo medievale, contro il popolo dei Saraceni.

La piazzetta che si getta sul porto e che raccoglie praticamente tutta la vita del paese ha come parte dominante la Chiesa di Santa Margherita d'Antiochia con una torre ottagonale alta 40 metri, una chiesa dai più svariati stili architettonici e varie colonne in ardesia alternati a stucchi forse di più recente marchio. Ma il suggestivo e incantevole del tutto è che pure la chiesa è spesso lambita dal mare se non addirittura “schiaffeggiata” dalle alte onde invernali.

Da non perdere una visita alla Chiesa di San Francesco soprattutto per visitare il magnifico chiostro seicentesco del convento dei Frati che è sito accanto. Ancora un presepe ma stavolta subacqueo è quello che nella notte tra il 24 e il 25 dicembre fa si che il bambino Gesù nasca direttamente in mare.

Dalla piazza si ergono i caruggi, le irte scalinate che entrano dentro il borgo, mentre una di queste porta alla Torre un resto antico del Castello dei Doria.


MONTEROSSO AL MARE


Questo è il paese più grande ed ha la caratteristica di essere diviso in due dalla collina di San Cristoforo, tale che da una parte si può visitare la parte antica, medievale, mentre dall'altra parte si respira lo sviluppo turistico e commerciale odierno. E come tale ha due ben distinte spiagge, la prima quella del vecchio paese, piccola ma ancora dai profumi antichi e naturali, l'altra più vasta detta Fegina, dalla parte moderna, naturalmente soggetta ai servizi turistici e a tutte le attrezzature balneari richieste.

Qui trovarono rifugio nel VII secolo gli abitanti di un paese vicino, Albereto, in fuga dalle oppressioni e torture dei Longobardi a capo di Re Rotari. Dimora e proprietà di un casato, durante il medioevo, passa poi in mano al domino ligure e infatti viene fortificato un vecchio castello per lo scopo difensivo e per consolidare il potere appunto della Repubblica Marinara di Genova.

Da visitare la chiesa di San Giovanni Battista del 1200 ma soprattutto la sua particolare torre campanaria per la suggestiva forma quasi a nave, il Convento dei Cappuccini che possiede una Crocifissione del pittore fiammingo Van Dyck.

Una nota, questo paese fu meta ambita e stimolo per le sue ampie e possenti poesie, del grande poeta Eugenio Montale, lasciandosi ispirare dall'atmosfera che vigeva in questo caratteristico luogo.

Il Parco Letterario a lui intestato è sito nella villa di stile Liberty che fu la sua allora residenza la “Casa delle Due Palme”.

Il 26 Agosto il paese si veste a nuovo, ovvero circa 200 figuranti sfilano in costume per tutte le vie del borgo tra balli e canti osannando così la Festa Medievale.


Per gli amanti del palato suggerisco le Cozze Ripiene che sono una vera prelibatezza e il piatto oserei dire tipico delle Cinque Terre, le famosissime e gustosissime Acciughe di Monterosso , la caratteristica Torta di riso e la Monterossina due dolci assolutamente unici.

Naturalmente e categoricamente il famoso Pesto alla Genovese Almanacco.


Immagini puzzle da web:



APPUNTI PER UNA LETTURA


Ogni domenica posterò sempre un brano che parla di un personaggio principale tratto dalle pagine del libro in questione….lascio a voi indovinare il titolo del libro e l'autore.....la soluzione la prossima domenica.

(La soluzione della domenica precedente era : “CECITA'” di JOSE' SARAMAGO )


Di razza sconosciuta e sconosciuta origine, ero nero, con la testa quadrata, le zampe molto lunghe, il pelo raso e una coda che spazzava via porcellane e rovesciava lumi. Arrivai in una gabbia lercia, per via mare, un giorno d'autunno. Avevo unghie di coccodrillo e denti affilati con i quali avrei potuto strappare la testa di un uomo in un solo morso. Invece ero affettuoso come un gattino, mi piacevano il prosciutto e la frutta candita e nessuno mi aveva mai sentito abbaiare. La mia capacità di crescita non conosceva limiti. Molti pettegolezzi mi volevano figlio di un cane e di una giumenta e la gente, da un momento all'altro, si aspettava che mi spuntassero ali e corna di drago. Morii per un coltello da macellaio infisso nella schiena. Come un dinosauro ferito. Ma il destino volle che il mio corpo conciato divenisse un originale regalo di nozze per la mia padrona: un immenso tappeto al centro di una casa abitata dagli spiriti, con la testa intatta e due occhi di vetro sbarrati per l'eternità.


TITOLO E AUTORE ( da indovinare)

Immagine web: Parziale della copertina del libro





IL VANGELO DELLA DOMENICA


SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO

Colore Liturgico BIANCO


Gv 6, 51- 58


In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».



Immagine web: Beato Angelico – Istituzione Eucaristica



CURIOSITA' DI UN ANNO

1947




L'anno 1947 si può definire l'anno della nostra Costituzione, infatti è in questo anno che si prodigano per la stesura della Carta repubblicana tutti gli onorevoli e senatori, ed è proprio per merito loro che ancora regge una delle più importanti e “belle” Costituzioni che popolo civile abbia mai avuto, garantendo così diritti e doveri politici, sociali, economici a tutti i cittadini e la definitiva pace religiosa ottenuta per merito particolare del segretario del partito comunista Palmiro Togliatti sottolineando e imponendo il voto dei suoi adepti perchè l'articolo dei trattati del 1929 abbia valore istituzionale. Sarà il primo gennaio del 1948 a vedere la nascita di questo capolavoro!

Intanto in Sicilia si consuma uno dei più efferati delitti contro la povera gente, il bandito Giuliano spara contro i lavoratori che stanno festeggiando il Primo Maggio, siamo a Portella della Ginestra, causando undici morti e ben 56 feriti in un incredibile e spaventoso tre minuti di fuoco aperto. Per giorni in tutta la penisola ci saranno tafferugli e scontri continui tra polizia e manifestanti.

La povertà è ancora il fattore dominante anche se la ripresa pare tragga i primi lontani vagiti e comunque gli italiani sembra riprendano piano piano quel giusto peso alla fiducia, fiducia sollevata anche dai primi contributi dell'America, anche se la guerra ha ancora i suoi strascichi come il processo a Venezia da parte di un tribunale inglese al feldmaresciallo tedesco Albert Kesselring, comandante nazista in Italia, che verrà condannato alla fucilazione ma subito commutata in prigionia e ancora più eclatante nel 1952 riavrà la totale libertà e si ritirerà in assoluta tranquillità nel suo paese, in Germania.

Ma il popolo italiano è più portato a altre tipologie di processo, ai grandi casi di cronaca come quello del musicista maestro Graziosi, un pianista che pare abbia ucciso sua moglie ma che si dichiarerà innocente, ottenendo comunque una condanna a 24 anni di carcere, mentre a Milano gli viene inflitto soltanto un anno di carcere a l'ex ufficiale ingegner Cammarata che ha ucciso l'amico della moglie ( e pare anche con sospetto di predeterminazione), ma questo era delitto d'onore!

E saranno i milanesi che interverranno a un evento importante assistendo il 14 maggio all'inaugurazione di un teatro che il comune ha assegnato a due giovanissimi giovanotti, “Piccolo Teatro” un nome che diverrà notorio come notori diverranno i due ragazzi, il critico Paolo Grassi e il regista Giorgio Strehler.

Un tremendo fatto oscura l'estate, ad Albenga, per un fatale o incosciente incidente, una barca che trasportava circa 80 bambini all'isola Gallinara, precipita improvvisamente a fondo e ben 44 moriranno annegati, gli altri grazie anche a eroi che dalla vicina costa hanno visto, si sono prodigati a salvarli.

La camera mortuaria esporrà i 44 corpicini in una straziante visione da gelare il popolo intero.


Lo sport anima gli spiriti e saranno davvero i grandi campioni a dare sostegno come Zeno Colò che batte il record di velocità in discesa con 100km all'ora con i suoi poderosi sci, il grande Torino con ben dieci suoi giocatori ( tra cui Loik e Mazzola) in Nazionale batterà l'Ungheria, il giro d'Italia sarà di Coppi e la Milano - Sanremo di Bartali nel ciclismo.



Ma torniamo ai fasti e alle gioie, Miss Italia di quell'anno sarà la giovanissima , 16 anni, Lucia Bosè piazzandosi prima con dietro Gianna Maria Canale e la prorompente Gina Lollobrigida. Voci affermano che avrebbe vinto su tutte Eleonora Rossi Drago se non fosse stata scoperta che era già sposata e con prole. Ma un'altra è assente, colei a cui forse si erano affidati i pronostici, la tenutaria di Miss Roma, ma lei all'ultimo ha deciso di rinunciare, peccato si chiamava Silvana Mangano.





Nella letteratura in questo anno vengono pubblicati tra gli altri questi libri:

Il sentiero dei nidi di ragno, il primo romanzo di Italo Calvino, che narra la vita partigiana vista attraverso gli occhi di un ragazzo Pin.

Se questo è un uomo di Primo Levi, testimonianza diretta del suo trascorso nei campi di concentramento di Auschwitz

Seguono ancora: La romana di Alberto Moravia, Il compagno di Cesare Pavese e dello stesso anche la raccolta poetica Verrà la morte e avrà i tuoi occhi e i Dialoghi con Leucà, la raccolta poetica di Giuseppe Ungaretti Il dolore e il romanzo La peste di Albert Camus

Per volontà del padre viene pubblicato il Diario di Anna Frank la giovanissima ebrea morta nel 1945 nel lager di Berger Belsen

Lettere dal carcere di Antonio Gramsci pubblicate dalla rivista “Rinascita” e scritte durante la detenzione dell'autore tra il 1926 e il 1937, a questo libro andrà il Premio Viareggio.

Nasce il Premio Strega e il primo ad aggiudicarselo è Ennio Flaiano con Tempo di uccidere.

La difficoltà economica si fa sentire anche nel cinema e poche saranno le pellicole che vedranno la luce in questo anno, anche se molti registi già stanno lavorando su progetti che vedranno i risultati dal prossimo anno, una su tutte comunque da segnalare è il film L'onorevole Angelina con la grande e carismatica attrice Anna Magnani alla quale il Festival di Venezia le assegnerà il premio come miglior attrice.

Il premio Nobel per la Letteratura va a André Gide.

L'anno si concluderà però con una notizia che riaprirà una grande ferita nel cuore e riporterà la paura in tutto il mondo; l'annuncio del ministro degli Esteri russo, Molotov, in cui asserisce: “ ….non saranno più i soli imperialisti americani ad avere la bomba atomica, la possiede anche l'Urss!”.



Immagini dei puzzle e altre sono tratte da web



FAVOLA DELLA DOMENICA


COME IL GALLO LA FECE ALL'ORSO


C'era una volta un taglialegna he aveva un figlio, un vero citrullo! Un giorno questo citrullo disse:

Papà, trovami moglie. Se non me la trovi, faccio la stufa a pezzi.”

Come faccio a trovarti moglie, se non ho un soldo?”

Non hai un soldo, però hai un bue. Vendilo al macellaio, e avrai i soldi.”

Il bue, udendo quelle parole, scappò nel bosco.

Il citrullo tornò a pregare il padre:

Papà, trovami moglie. Se non me la trovi, faccio la stufa a pezzi.”

Come posso trovarti moglie, se non ho un soldo?”

Non hai soldi, ma hai un montone. Vendilo e avrai i soldi.”

Quando l'ariete udì quel discorso, scappò nel bosco.

Il citrullo tornò a dire a suo padre:

Papà, se non mi trovi moglie, manderò la stufa a pezzi.”

Come posso trovarti moglie, se non ho un soldo?”

Non hai un soldo, ma hai però un gallo. Vendilo e avrai i soldi.”

Il gallo, udendo quel discorso, spiccò il volo e raggiunse il bue e il montone nel bosco.

Tutti e tre insieme si costruirono una capanna e vivevano d'amore e d'accordo.

L'orso lo venne a sapere e decise di mangiarseli tutti e tre.

Si avvicinò alla capanna e studiava il modo di entrare. Ma il gallo se ne accorse, sbattè le ali e cantò:

Chicchirichì!

L'orso è qui.

Con gli artigli

lo graffierò,

nello stagno

lo affogherò.

Presto il coltello,

presto il cordone,

tagliamo e leghiamo

il brutto bestione.

L'oso si spaventò a morte e corse fin che gli mancò il fiato e scoppiò.

Lo trovò il citrullo, gli levò la pelle, la vendette e ci ricavò i soldi per sposarsi.

Così il bue, il montone e il gallo poterono tornare a casa e vivere in pace.



Fiaba tratta da “Enciclopedia della favola, fiabe per tutto l'anno” a cura di Gianni Rodari ed. 2004


Fiaba Russa – Disegno di Pedro Scassa





PENSIERI DEL GIORNO


La vera pace viene da dentro. Non cercarla al di fuori.”

Buddha



Se passi tutta la vita ad aspettare la tempesta, non ti godrai mai il sole.”

Morris West


Insegui ciò che ami, o finirai per amare ciò che trovi.”

Carlo Collodi



“Non ti arrendere mai, neanche quando la fatica si fa sentire,

neanche quando il tuo piede inciampa,

neanche quando i tuoi occhi bruciano,

neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati,

neanche quando la delusione ti avvilisce,

neanche quando l’errore ti scoraggia,

neanche quando il tradimento ti ferisce,

neanche quando il successo ti abbandona,

neanche quando l’ingratitudine ti sgomenta,

neanche quando l’incomprensione ti circonda,

neanche quando la noia ti atterra,

neanche quando tutto ha l’aria del niente,

neanche quando il peso del peccato ti schiaccia…

Invoca il tuo Dio, stringi i pugni, sorridi… e ricomincia!”

Preghiera di San Leone Magno




IL MOTIVO DEL GIORNO


LEI VERRA'

(Mango)





L'OPERA D'ARTE DELLA DOMENICA


Opportunity Makes a Thief

Charles Joseph Grips





Segni zodiacali del mese: GEMELLI dal 21/5 al 21/6

CANCRO dal 22/6 al 22/7




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