ALMANACUS DOMENICALE - 16 GIUGNO
ALMANACUS DELLA DOMENICA
Oggi è Domenica 16 Giugno ventiquattresima settimana dell'anno e seconda del mese
Il sole sorge alle 05:33 e tramonta alle 20:48
La Luna sorge alle15:19 e tramonta alle 02:03
Fase Lunare : Primo Quarto (69%)
La prossima luna piena ci sarà il 22 Giugno
SCOPRIRE L'ITALIA
GALATINA (LE)
Le sue origini sicuramente greche sono ben riconoscibili anche dal suo stemma cittadino in cui appare una civetta, simbolo proprio della dea Atena, ma sicuramente in seguito furono però i monaci bizantini a colonizzare questi luoghi. Nel primo periodo medievale il borgo era quasi sconosciuto e concentrato intorno alla chiesa di San Pietro, ma quasi al finire dell’era medievale, la signoria degli Orsini del Balzo ebbero cura di trasformarlo in un centro economico e culturale di riguardo. A titolo di questo vanto ne è la basilica di Santa Caterina d’Alessandria voluta appunto dalla nobile famiglia di matrice francescana, ordine che è davvero raro trovare nella regione pugliese. La fortuna di Galatina la riscontriamo anche per l’elegante e signorile diversità dei bei palazzi sei-settecenteschi di spiccato stile barocco, con meravigliosi portali e terrazzi, e dalle strade lastricate in pietra che soltanto le ricche famiglie del tempo ebbero modo di costruire, famiglie che si arricchirono con la concia delle pelli e con il commercio dell’olio per illuminazione.
Ma andiamo alla scoperta di questo luogo iniziando dalla Chiesa dell’Addolorata che al suo interno possiede un maestoso altare in pietra scolpita e intagliata e con la raffigurazione di ben otto santi, tutto in puro stile barocco. Non va perduta la visione, vicino alla chiesa, del raffinato portale del palazzo Bardoscia, e seguendo si può ammirare un altro portale quello di San Pietro e Paolo passeggiando, poi, sulla via Scalfo ricca di nobili palazzi come palazzo Pindato e palazzo Mongiò dell’Elefante. Una di portoni degni di essere notati, come quello finemente intagliato di palazzo Vonghia ci porta in piazzetta Orsini dove domina la maestosa facciata di Santa Caterina d’Alessandria. Come abbiamo già accennato la basilica sorse nel ‘300 su desiderio di Raimondello Orsini del Balzo, allora principe di Taranto, in quanto ritornato dalla Terra Santa con un carico notevole di reliquie, aveva anche con se il dito di Santa Caterina del quale ne rimase profondamente colpito tanto da donarlo appunto ai Frati Francescani e far si che essi potessero prendersi cura della chiesa che avrebbe fatto costruire.
Da menzionare poi il palazzo Pafuri Mongiò, in piazza della Libertà, conosciuto come “la bomboniera” per i suoi balconi finemente cesellati.
E arriviamo alla chiesa madre, San Pietro e Paolo eretta intorno al 1633 dove la solenne facciata è movimentata da alcune nicchie con statue e dai tre maestosi portali d’ingresso, mentre al centro del frontone domina lo stemma cittadino.
Proprio da questa chiesa viene a memoria una delle caratteristiche proprie di Galatina, ovvero il fenomeno del “tarantismo”, infatti chi veniva morso da una tarantola, che si verificava facilmente durante i giorni della mietitura, si recava proprio in questa chiesa per curarsi.
A fine giugno, durante la festa del patrono, i “tarantati” ballavano fino ad arrivare allo sfinimento per poi bere l’acqua miracolosa del pozzo di San Paolo sito nell’omonima cappella poi per grazia ricevuta facevano dono di pecunia.
Altro palazzo dai balconi interessanti è quello Bardoscia, per poi sottolineare due importanti monumenti civili, il Sedile, che fu sede del governo cittadino sulla cui facciata spiccano stemmi aragonesi e figure di ignoti magistrati, poi la torre dell’Orologio sorta intorno al 1861 in quanto dedicata al Primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II.
Non possiamo che terminare questo viaggio nella tipica piazza detta la “staffa” per la particolare forma a ferro di cavallo, dove potremo trovare ristoro nei colorati locali che vi abbondano.
Non possiamo uscire da Galatina senza aver assaggiato la sua alta specialità dolciaria, manna dei più accaniti golosi, il pasticciotto definito unico e particolare tanto da essere ben diverso da quello leccese e anzi da tutto il Salento. Altre golosità come “l’africano” (zucchero cotto e rosso d’uovo), la “sibilla” (pasta di mandorle ricoperta di cioccolato) o la “mafalda” un tradizionale gelato.
Non capita sempre di terminare un viaggio portandosi nel cuore non solo l’ammirazione artistica e naturale del luogo ma avendo anche nel palato un eccessivo ma ben gradito senso di dolce aroma.
Puzzle da immagini web
LUOGHI LETTERARI IMMAGINARI
Ogni settimana vi presenterò un luogo immaginario ovvero inventato da vari scrittori per sviluppare le loro avventure. I generi letterari saranno diversi, come romanzi, storici, favolistici, gialli ecc…..non nominerò mai l’interprete principale o qualcuno o qualcosa che possa far subito intendere di quale libro stiamo parlando, starà a voi scoprirlo nei meandri delle vostra memoria o riconoscerlo perché magari conoscete il libro in questione. La settimana successiva vi svelerò l’autore e il libro inserendone così un altro e via di seguito per le altre settimane.
Il luogo della settimana scorsa era …..l’immaginaria cittadina del Molise che Francesco Jovine vi ambientò il suo romanzo “ Le terre del Sacramento”.
TORRE FARNESE
E una immaginaria torre dalle sembianze identiche a Castel Sant’Angelo in Roma situata in una cittadina del nord-est, adibita a carcere e dove il protagonista purtroppo vi è segregato. Comunque in questo romanzo spesso l’immaginazione si mescola con la verità creando così una consapevolezza della storia quasi a confonderla con il reale accaduto.
Fu costruita sul modello del Mausoleo d’Adriano dal nipote di Papa Paolo III , il Farnese, è molto massiccia e sulla piattaforma finale vi è stato costruito il palazzo del governatore e appunto la prigione così nominata. Miglior descrizione dal romanzo: “ …..a dieci minuti dalla città, s’innalza la famosa cittadella, così rinomata in Italia, la cui gran torre misura 180 piedi d’altezza e si scorge da lontano…...”
Immagine AI by Errebi
IL VANGELO DELLA DOMENICA
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Colore Liturgico: VERDE
Vangelo Mc 4,26-34
In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Immagine AI (errebi)
XX SECOLO
(Eventi culturali, artistici e sportivi inerenti questo secolo nel determinato anno prescelto)
“1970”
LETTERATURA
Propongo alcune opere che vengono pubblicate in questo anno:
- Le stelle fredde – di Guido Piovene vincitore del Premio Strega
- L’attore – di Mario Soldati vincitore del Premio Campiello
- Niente e così sia – di Oriana Fallaci vincitore del Premio Bancarella
- L’Orlando Furioso – raccontato da Italo Calvino
- Poesie – di Sandro Penna
Immagini puzzle da web: Copertine dei libri
- A Parigi si inaugura una grandissima mostra in omaggio a Henry Matisse
- Al Palazzo Reale di Milano si inaugura una mostra in omaggio a Giorgio de Chirico
- L’architetto John Utzon termina la realizzazione del teatro dell’opera di Sidney iniziata nel 1957.
Immagini puzzle da web: Opere di Matisse e De Chirico e Teatro di Sidney
- Immagini puzzle da web: Locandine dei seguenti film: Dramma della gelosia di Ettore Scola, Il conformista di Bernardo Bertolucci, Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni, Indagini su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri, Don Giovanni di Carmelo Bene.
- Premio Oscar per miglior film a Patton, generale d’acciaio di Franklin Schaffner
- Festival di Cannes premia MASH di Robert Altman
- Un ennesimo capolavoro della Disney : Gli aristogatti
- Il campionato di calcio va alla squadra capitanata dal grande Gigi Riva, il CAGLIARI.
- Il Brasile capitanato dal grande Pelè vince la coppa del Mondo alle spalle dell’Italia che fu vista in diretta televisiva da circa 28.200.000 spettatori!
- Il giro d’Italia viene vinto dal belga Eddie Merckx che nello stesso anno vince anche il Tour de France e la Parigi -Roubaix
- La Milano-Sanremo viene vinta dall’italiano M.Dancelli
- Nel tennis trionfa nei campionati assoluti d’Italia maschili Panatta mentre in quelli femminili Pericoli.
Puzzle con immagini da web
FESTIVAL DI SANREMO
Vince la coppia Adriano Celentano con la moglie Claudia Mori con la canzone: “ Chi non lavora non fa l’amore”.
PILLOLE DI SAPIENZA
“Chi poco pensa molto erra”
Leonardo da Vinci
“Come ci sono i figli illegittimi, ci sono anche i pensieri bastardi.”
Luigi Pirandello
“Tutto il nostro destino è già stampato nelle nostre ossa, prima ancora che abbiamo l’età della ragione.”
Cesare Pavese
“Anche per chi ha passato tutta la vita in male c’è un’età in cui si sbarca.”
Italo Calvino
“Non si possiede ciò che non si comprende”
J.W.Goethe
“La peste dell’umanità è di ritenere di sapere.”
M. de Montaigne
RICETTE DI NONNA LINA
Ci sono ricette che restano nel cuore e che non hanno bisogno di dosi e di elenco di ingredienti, perché sono state tramandate di voce in voce, da madre a figlia e così via, e sono quelle ricette che hanno il “gaudio piacevole” di essere trasformate liberamente mantenendo comunque una base comune. Questa che vi propongo oggi è appunto una di esse, che mia madre, Lucchese,
faceva spesso e che mi insegnò devotamente, poi nel tempo e anche complice la memoria, magari qualche ingrediente l’ho cambiato, o aggiunto, o addirittura tolto o dimenticato, ma vi garantisco che a piatto terminato farete un figurone.
TAGLIATELLE AL FORNO
Se siete esperte e se avete la pazienza certosina, potreste preparavi le tagliatelle “fatte in casa” ma difficilmente oggi ci sono massaie che hanno il tempo se non la voglia di prepararle e allora vi consiglio di procurarvele comunque fresche presso il vostro pastificio di fiducia, quelle secche non danno lo stesso risultato gustativo.
Consideratene almeno 60-80 gr a persona.
Preparate dei funghi freschi porcini ( consideriamo per quattro persone circa 500 gr) spezzettati in un tegame basso, cotti al funghetto, ovvero fate rosolare circa due spicchi d’aglio tritati con un filo d’olio aggiungendo un trito di prezzemolo (non tanto) e un pizzico di origano. Poi aggiungete i funghi e li cuocete a fuoco moderatamente basso, coperti, per almeno 30 minuti e li togliete dal fuoco a cottura terminata dove provvederete a salarli ed aggiungerci anche un poco di peperoncino macinato.
Sbollentate nel frattempo le tagliatelle in acqua salata, poi le adagiate poco alla volta,a strati,su una pirofila ben imburrata, alternate cioè le tagliatelle con un strato dei funghi precedentemente preparati, così fino a che non terminate le tagliatelle che dovranno essere comunque lo strato finale.
A parte prepariamo una besciamella corposa composta da 50 gr di burro, un cucchiaio di farina, un bicchiere di brodo vegetale e un paio di bicchierini di vino bianco dove avremmo disciolto un tuorlo d’uovo, e un etto circa di parmigiano grattugiato.
Una volta fatta l’aggiungiamo all’ultimo strato delle tagliatelle avendo cura che si diradi e penetri bene nell’intera pirofila.
Una bella pioggia di parmigiano grattugiato sul tutto e inforniamo in un forno caldo a 180 gradi per circa 15 minuti, o comunque il tempo giusto perché il tutto sia ben gratinato!
Che altro dirvi…..buon appetito.
Nonna Lina
Immagine web
L’OPERA D’ARTE DELLA DOMENICA
MARCELLE MILO GRAY – Tea with Doves
EROI DI CARTA
FLINTSTONES (Gli Antenati)
Cartoon travolgente e originalissimo della Hanna & Barbera, sorto intorno agli anni ‘60 ma divenuto “popolare” negli anni tra i ‘70 e gli ‘80 tanto da “offuscare” la grande e amata diffusione dei cartoons fatti di alabarde spaziali, robot supergalattici, pugni sonici e altro ancora.
La storia è il racconto di una famiglia “cavernicola” moderna, appunto i Flintstone, ovvero l’irascibile , simpatico, accanito giocatore di bowling Fred, (chi non ricorda la mitica frase: “ Wilma dammi la clava!” o il suo grido iconico “ YABBA-DABBA-DOO”) con la consorte Wilma, dolce e cara compagna abilissima cuoca, l’estroversa figlia Ciottolina,e il fedelissimo cucciolo Dino (ovvero uno Snorkasauro) appiccicoso festaiolo e divoratore di bistecche altrui ; con, super amati dal giovane pubblico, i vicini Bedrock formati dal fedelissimo, generoso, umile, carinissimo e super amico di Fred, Barney, dalla sua gentile e sempre elegante consorte amica “issima” di Wilma con la quale ama condividere gossip e fare shopping , Betty e il loro figlio adottivo, il “forzuto” delle due famiglie, Bam Bam.
A questa già sufficiente forza d’interpreti si aggiungono altre spassose figure come i simpaticissimi e vari animali domestici e tutti saranno impegnati in divertenti, istantanee, veloci avventure quotidiane avvolti da incantevoli e modernissimi palazzi, auto, aerei-pterodattili, uccelli giradischi e originalissimo il tritarifiuti-mammut.
Puzzle da immagini web
ERBE E FIORI DI ZIA ROSA
CURCUMA
(Curcuma longa)
Nomi comuni – Zafferano delle Indie
Famiglia – Zingiberacee
Pianta – Erbacea, perenne
Fusto – Il fusto vero e proprio della pianta corrisponde al rizoma sotteraneo
Foglie – Larghe e lanceolate. Nel tratto iniziale sono rivestite da una guaina
Fiori – Le infiorescenze sono composte da brattee per proteggere i piccoli fiori
Frutti – Capsule globose divise in tre valve
La curcuma è una radice della stessa famiglia dello zenzero e la sua maggior coltivazione è in India oltre poi alla Cina, Indonesia e pure le Hawai.
Da oltre 4000 anni fa, la curcuma era ampiamente usata dagli indiani, una spezia fondamentale, tanto da essere onorata e venerata dai religiosi indù perché il suo potere colorante giallo era sinonimo del Dio Sole. Basti pensare alle vesti dei monaci buddisti, stoffe tinte artigianalmente.
Nell’antica tradizione orientale questa radice, era considerata anche per le sue virtù terapeutiche.
Nella medicina tradizionale ha la capacità di poter risolvere vari problemi di cuore, fegato, polmoni e anche di vuoti di memoria, tutto dovuto al suo principio, la curcumina. Ancora in studio, ma già con ricerche avanzate, la curcuma pare avere capacità di antiossidante nel contrastare lo sviluppo di disordini neurodegenerativi legati all’invecchiamento, come il cancro e anche l’Alzheimer.
In cucina può sostituire benissimo lo zenzero donando ai piatti un leggero tocco di piccante in più.
Coltivazione – E’ una pianta dell’Asia tropicale, coltivata soprattutto in India e, in misura minore in Cina, Giappone, Taiwan, Indonesia e in alcune regioni africane.
Proprietà – La radice tropicale di curcuma è già considerata, in etnomedicina, come una delle piante più importanti per la salute e ha una tradizione alimentare lunghissima e antica in oriente. Il potere cicatrizzante e antinfiammatorio giustificano il suo utilizzo fitoterapico, in particolare per il trattamento della dispepsia.
In cucina – E’ una spezia dai molteplici usi in cucina, per alimenti dal tocco orientale o per preparare tisane o tè aromatizzati. Ottima per insaporire insalate, antipasti, primi piatti e piatti di carne e pesce.
Chi non ne fosse a conoscenza è ottima per donare colore ai dolci fatti in casa.
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DI FAVOLA IN …….FAVOLA
L’ACQUA DELLA BELLEZZA (Leggenda tedesca)
Nell’alta Slesia, sui monti della Boemia, vive la presenza che nel giorno di San Giovanni le fanciulle e le bimbe, andando ad attingere acqua a una certa sorgente e lavandosi poi il volto con essa, ne ricevano il dono della bellezza. Ma non devono parlare, strada facendo, ne all’andata ne al ritorno, altrimenti l’incantesimo non si compie!
Ora dovete sapere che, secondo quanto narra la leggenda, tra le fronde degli alberi, lungo la via che conduce alla sorgente dell’acqua magica, si nascondono certi folletti birichini, i genietti del musco, strani esseri dai corpicciuoli pelosi e dagli occhi gialli fosforescenti. E i folletti birichini si divertono un mondo a far parlare le bimbe e le ragazze.
Un giorno una schiera di fanciulle tornava dalla fontana miracolosa con bricchi colmi di liquida acqua montana, allorchè, passando sotto un vecchio albero, un genietto di musco si lasciò cadere giù da un ramo sulle spalle di una ragazzina…
“ Ahimè!” gridò ella spaurita.
“ Che cos’è stato?” chiese un’altra.
“Un folletto maligno!” esclamò la terza.
“Dov’è” domandò una quarta.
“E’ sparito!” fece una quinta.
Avevano parlato tutte, fuorchè la più piccina, una bimbetta timida e bruttina, lasciata sempre in disparte dalle compagne per la sua ritrosia selvatica.
Presto presto, temendo altre sorprese dai folletti, ella corse a casa col suo bricco: con un cenno, sempre in silenzio, raccolse intorno a se le altre fanciulle e lasciò che tutte si bagnassero il viso nell’acqua della bellezza…
Il cuore le tremava, perché ella pensava:
“Per me non ne resterà più, alla fine…”
Ma quando fu la sua volta, con grande meraviglia la buona bimba si accorse che il bricco si era magicamente riempito fino all’orlo!
Ella si lavò il visetto e da quel giorno non solo divenne più leggiadra, ma anche adorna di gentili virtù, così che fu apprezzata e amata da tutti per la sua bontà e per la sua generosità.
E tutto ciò per aver saputo tacere quando era stato necessario!
Immagine AI (errebi)
Segno zodiacali del mese: GEMELLI dal 21/05 al 20/06
Perdoni il commento fuori contesto ma non trovo un altro modo per scriverle.
RispondiEliminaSolo per segnalarle che le istruzioni d'uso del box accaddeoggi contenevano un errore e forse per questo la pubblicazione risulta incompleta. Se vuole può correggerlo inserendo una chiusura di virgolette (come quelle che precedono la parola https) dopo il numero della pagina così: 76234"
Il resto non cambia, solo quelle simpatiche virgolette mancanti.
Grazie. :-)
La ringrazio sentitamente, ho provveduto alla correzione e adesso risulta tutto perfetto. Ho gradito il suo interesse e ancora di più, adesso, ci tengo che questo "Accaddeoggi" sia presente sul mio blog! Grazie ancora
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