domenica 21 maggio 2023

ALMANACUS DOMENICALE - 21 MAGGIO

ALMANACUS DELLA DOMENICA


Oggi è Domenica 21 Maggio ventesima settimana dell'anno e terza del mese

Il sole sorge alle 05:43 e tramonta alle 20:29

La Luna sorge alle 06:35 e tramonta alle 22:49

Fase Lunare : Luna Nuova

La prossima luna piena ci sarà il 4 Giugno



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EMILIA ROMAGNA UNA REGIONE


E' quasi difficile dare un'origine etnica a questo popolo dell'Emilia Romagna, nei secoli passati e nelle ere trascorse sono vari le dominazioni che passarono da questa terra, i Liguri, gli Umbri, gli Etruschi, Galli, Romani ecc. una mescolanza che però ha contribuito a formare quel popolo che pur non avendo una comune uniformità fisica riconoscibile ha però un denominatore morale unico: la volontà di lavorare con assiduità e un sentimento profondo che la distingue per essere buona e socievole. Un carattere passionale che forse si accende di più nella Romagna, ma sicuramente più pacati emotivamente verso Bologna, mentre potremmo dedurre che verso il nord, partendo proprio da Bologna, abbiano più predisposizione al calcolo nelle cose affettive, senza dimenticare lo spirito d'accoglienza e la dolcezza dei Ferraresi. In Emilia Romagna non si parla un vero e puro dialetto, se ne parlano molti e l'espressione varia da Rimini a Piacenza e così via con sfumature che possono comunque associarsi alle regioni vicine.

FERRARA – Pare che all'origine le genti di questa città abitassero su palafitte, lottando così su grandi acquitrini che risedevano sulla regione, poi nel tempo ebbe a crescere la bellezza e importanza di questa città, che ebbe addirittura splendori principeschi. Dai suo palazzi, dalle sue larghe vie, dalla sua reggia passarono sovrani, scrittori, artisti, e tante alte nobili figure. Basti pensare ai fasti della Corte Estense guardando il grandioso Castello nel centro della città che si specchia in un profondo fossato e ancora domina con la sua struttura, dove internamente spettacolari affreschi, le ristrutturate prigioni e la cappella marmorea contribuiscono alla fantasia gli spettatori. Altri palazzi attestano la grandiosità della città, come quello detto dei “Diamanti” di Schifanoia, diamanti perchè la facciata è ricoperta da ben circa 12.600 bugni. La cattedrale ariosa di logge e arcate.

RAVENNA – Sovrana come una seconda Roma con Onorio Augusto e capitale con Teodorico e i Bizantini, questa cittadina custodisce monumenti unici di bellezza; i prodigiosi mosaici nel mausoleo di Galla Placidia, il Battistero, Sant'Apollinare Nuovo, San Vitale e pochi passi fuori la città il sepolcro di Teodorico per non parlare a distanza di pochi chilometri della Basilica di Sant'Apollinare in Classe anche questa con meravigliosi mosaici. Non si può comunque nominare questa nobile città senza pensare a Dante che proprio nella folta pineta di Classe trovò ispirazione per il Paradiso Terrestre, e dove ora trova riposo nel sepolcro presso la chiesa di San Francesco in città.

PIACENZA – Colonia avanguardia dei Romani contro i Galli cisalpini ebbe il suo splendore nell'epoca comunale e ducale , spiccano tra i suoi monumenti la romanica basilica di San Savino, la cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Giustina da cui spicca un ardito campanile, Sant'Antonino che domina con una grossa torre campanaria ortogonale, il Palazzo del Comune, il Palazzo Farnese e tanti altri ancora.

PARMA – Conobbe tempi principeschi con i Farnese e coi Borboni e ebbe cultori di scienze, lettere e arti e di questo tempo restano memorie i suoi palazzi come il Duomo con il suo alto campanile, un duomo ricco di pitture e intagli e da una bellissima cupola affrescata dal Correggio ,l'armonioso Battistero, la chiesa di San Giovanni dove pure la cupola è affrescata dal Correggio, Santa Annunziata, il colossale Palazzo della Pilotta che vanta un grandioso Museo e un affascinante Teatro Farnese, oltre alla fascinante Galleria, l'Archivio di Stato e l'Accademia delle Bella Arti.

REGGIO EMILIA – Agricola e commerciale possiede anche essa notevoli palazzi e chiese come il Duomo e il Battistero.

MODENA – Cittadina che giace si può dire nella fertile pianura da cui spicca la “Ghirlandina” agile torre simbolo della città sita a fianco dell'abside del Duomo . Da nominare il bellissimo Palazzo Ducale al cui interno vi è la preziosa e singolare biblioteca L'Estense.

BOLOGNA – Quando si pensa a Bologna si pensa naturalmente all'Università, non per niente il suo “nomignolo” appropriato che la distingue è “la Dotta”. Ma a un altro nomignolo la si associa ovvero “la grassa” per la sua ghiotta e succulenta cucina. E' una città signorile, bella, le cui nobili vie sono fiancheggiate da imponenti palazzi, tutta portici e arcate. Il cuore della città è la Piazza Maggiore dove spicca la grandiosa cattedrale di San Petronio e la Piazza adiacente del Nettuno così detta proprio dalla prodigiosa fontana che spicca al centro di questa piazza, una scultura di Jean de Boulogne noto comunque come il Giambologna e dove si affacciano il Palazzo Comunale e il Palazzo del Podestà. Da non dimenticare oltre la cattedrale citata altre sontuose chiese come Santa Maria dei Servi, San Francesco, Santo Stefano . Erano circa duecento le torri che sormontavano questa grande città ma due ormai famose e simbolo sono rimaste , la Torre degli Asinelli alta ben 98 metri e a fianco la tronca e inclinata Torre Garisenda che pure da Dante è nominata.

E poi i palazzi come il Malaguti, il Malvezzi, Bevilacqua, Albergati ecc …....e non possiamo uscire da questa città senza nominare l'adiacente colle della Guardia da dove domina il santuario di San Luca raggiungibile anche a piedi da Porta Saragozza con un sentiero porticato con ben 600 arcate e lungo circa quattro chilometri, nominato Patrimonio mondiale.

RIMINI – All'inizio della Via Emilia sotto l'arco di Cesare Ottaviano Augusto eretto intorno all'anno 27 a.C. sorge questa nobile cittadina. Ma oltre a questa gemma architettonica, la cittadina vanta anche il tempio Malatestiano sorto per volere di Sigismundo Malatesta su disegno di Leon Battista Alberti, poi la Cattedrale superba per la ricchezza delle sculture che l'adornano e per i marmi che la rivestono.

Di questa favolosa regione, non resta che citare alcuni nomi o cose che bastano a identificarla, come Ferrari, Maserati o Lamboghini, Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, Spaghetti Barilla, oppure Dalla, Morandi, Vasco, Guccini, Liga e tante altre ancora......Emilia Romagna dove il suo popolo è un popolo che non si dispera mai, dalle macerie si fa una cattedrale, dal dispiacere si fa un carnevale, EMILIA ROMAGNA SEI TUTTI NOI E NOI SIAMO TUTTI CON TE.

Immagini puzzle da web:




APPUNTI PER UNA LETTURA


Ogni domenica posterò sempre un brano che parla di un personaggio principale tratto dalle pagine del libro in questione….lascio a voi indovinare il titolo del libro e l'autore.....la soluzione la prossima domenica.

(La soluzione della domenica precedente era “C'ERA DUE VOLTE IL BARONE LAMBERTO OVVERO I MISTRI DELL'ISOLA DI SAN GIULIO ” di GIANNI RODARI)


C'è stato un tempo in cui ci siamo chiesti se eravamo guerrieri o vigliacchi. L'epidemia rispose per noi.Ma non della cecità che gli uomini hanno sempre conosciuto. Di una peste luminosa, un calare di chiarissime tenebre, un'eclisse all'inverso, che ha ormai l'Occidente.

Oltre alla vista, questo mal bianco ci ha tolto anche i nomi. Ma forse erano spariti da un pezzo, insieme alle profezie e ai castighi, e al senso di fratellanza che ci rendeva simili.

Solo io, moglie d'un medico, non sono stata toccata dal contagio. Nessuna saracinesca s'è chiusa fragorosa sulla mia umanità. I miei occhi sono rimasti spalancati di fronte all'avanzare di questa distesa di neve, ostinatamente aperti nel lazzaretto che è divenuto il nostro presente. Un ultimo sguardo per quanto rimane, per quanto si salva da questo inferno di luce.


TITOLO E AUTORE ( da indovinare)

Immagine web: Parziale della copertina del libro





IL VANGELO DELLA DOMENICA


ASCENSIONE DEL SIGNORE

Colore Liturgico BIANCO


Mt 28, 16-20


In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».


Immagine web: Ascensione di Pietro Perugino




FAVOLA DELLA DOMENICA



IL CAPRO E LA VITE (Esopo)



Nel tempo dell'anno in cui la vite “butta”,un capro ne stava

brucando i germogli. La vite allora gli disse:”Perchè mi dai il

guasto? Che infatti, non c'è n'è di erba? Comunque quando ti

prenderanno per sacrificarti,io fornirò tutto il vino di cui avranno bisogno.”.

La favola stigmatizza gl'ingrati e coloro che vogliono prevaricare

a danno degli amici.


Immagine da Aesop's Fables illustrated by Arthur Rackham (Ed.Ballantyne & Company LTD- London 1912)



IL MOTIVO DEL GIORNO


BOLOGNA (Francesco Guccini)




L'OPERA D'ARTE DELLA DOMENICA


Lorenzo Mattotti




Segni zodiacali del mese: GEMELLI dal 21/5 al 21/6


CANCRO dal 22/6 al 22/7





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