ALMANACUS DOMENICALE - 23 APRILE

ALMANACUS DELLA DOMENICA


Oggi è Domenica 23Aprile della quarta settimana di questo mese e sedicesima settimana di questo anno.

Il sole sorge alle 06:17 e tramonta alle 19:59

Sorge alle 08:00

Fase Lunare : Luna Crescente

La prossima luna piena ci sarà il 5 Maggio



SCOPRIRE L'ITALIA


PACENTRO (AQ)



Occasione migliore in questi giorni di 'ponte' festivo per fare una gita fuori città sarebbe, per chi vi abita naturalmente vicino, a Pacentro, un piccolo borgo denominato uno tra i più belli del nostro Paese, inserito nel Parco Nazionale della Majella e che si sviluppa su un'altitudine di circa 700mt. Per coloro che invece sono distanti raccomando di inserire questo antico paese tra le prossime gite in programma, perchè vale davvero la pena di essere visitato.

Del paese si hanno notizie già dall'VIII secolo quando passò sotto il controllo del monastero di San Vincenzo al Volturno, poi si trasformò in un vero paese sotto il dominio dei normanni e fu allora che si costruirono intorno le fortezze. Passato di proprietà e dominio da vari pretendenti come gli Orsini, i Colonna e i Recupito di Raiano, è arrivato finalmente agli anni '70 del novecento in cui il comune ne fa oggetto di rivalutazione turistica apportando varie e decise ristrutturazioni come il grande castello che domina al limite più alto del borgo.

Il borgo è ancora caratterizzato da vie e strade assolutamente dal contesto medievale, ed è assolutamente visitabile a piedi godendone così l'atmosfera del tempo passato inserita in un contesto moderno ma non invasivo. La piazza principale è quella del Popolo con una grandiosa fontana seicentesca (un tempo faceva funzione di urna sepolcrale) che spicca di fronte alla Chiesa di Santa Maria Maggiore o della Misericordia risalente al quattrocento dove al suo interno si possono ammirare stucchi di Attilio de Chellis e un eccelso pulpito ligneo. Vicino alla Piazza del Popolo c'è il Palazzo Rocca attualmente sede del Municipio e Museo Civico, finemente decorato e con una pavimentazione incisa con figure simboliche; sempre in prossimità della piazza potrete raggiungere l'antico lavatoio pubblico dove un tempo, scorrendovi della fresca e limpida acqua che scendeva dai monti, vi venivano lavati i panni

Da non perdersi una visita a una delle chiese più antiche del paese ovvero la Chiesetta di San Marcello.

Un'altra visita, non propriamente artistica ne religiosa, ma assolutamente culturale-folkloristica è la Casa Marlurita, un'abitazione ancora totalmente medievale della signora Maria Loreta Pacella conosciuta al tempo come guaritrice del paese, Marlurita Chiàchiò.

Per la pace, per un dolce refrigerio, per un tuffo nel passato ma anche per passeggiate nella natura, pensate che da questo borgo si snodano diversi itinerari e sentieri, dovete concedervi tutto questo visitando Pacentro.

Una nota di carattere 'gossip', questo paese è la casa natale dei nonni della famosa cantante Madonna (Veronica Ciccone), che un tempo lontano esiliarono, come tanti altri, in America, e che lei ha sempre rivendicato e ricordato e spesso è venuta a trovare i suoi parenti.

Immagini puzzle da web:



APPUNTI PER UNA LETTURA


Ogni domenica posterò sempre un brano che parla di un personaggio principale tratto dalle pagine del libro in questione….lascio a voi indovinare il titolo del libro e l'autore.....la soluzione la prossima domenica.

(La soluzione della domenica precedente era “GLI OCCHIALI D'ORO ” di GIORGIO BASSANI)


La scheda che di me si conserva ancora negli archivi dell'Arma suona così:

Capitano Bellodi, nato a Parma, di tradizione repubblicana e di convincimento antifascista, partecipò alla guerra civile e da quell'esperienza ricavò saldi e permanenti ideali di giustizia e libertà. Di sufficiente fantasia e di eloquio efficace, conservò sempre modi gentili e un pacato dominio di sé che gli valse il rispetto anche dei suoi nemici. Trovatosi in Sicilia a indagare su un banale omicidio di gelosia, seguì cocciutamente un'altra pista e molestò per errore rispettabili cittadini, perchè persuaso dell'esistenza di un'associazione criminale denominata mafia e della sua intrecciatissima subordinazione al sistema politico. Pensava, il Bello, d'essere caduto al centro dell'osservatorio migliore per capire i futuri e antichi mali dell'Italia intera.

Con solerzia che credeva lucida e da uomo che aveva preso parte a una guerra civile, si mise a studiare solitariamente quella particolare deroga dalla Storia toccata in sorte ai siciliani, affrancati per secoli da ogni dominio sempre da altri popoli, senza mai proprie Resistenze, e soltanto per cambiare di padrone. Ne investigò il carattere, la cultura, la religione della famiglia. Tentarono in molti, come con altri Don Chisciotte, di dimostrargli che nulla di ciò in cui si dibatteva e aveva creduto esisteva realmente o sarebbe continuato a esistere: la Sicilia, la mafia, la lotta di liberazione......Ma fu inutile.

Tempestivamente sollevato dall'incarico, soffrì di nostalgia per il resto dei suoi giorni.


TITOLO E AUTORE ( da indovinare)


Immagine web: Parziale della copertina del libro


CURIOSITA' DI UN ANNO

1979


Vengono pubblicati in questo anno tra l'altro, LA VITA E' ALTROVE un romanzo di Milan Kundera, LA SCELTA DI SOPHIE dell'americano William Styron ma soprattutto è edito il romanzo verità della grande Oriana Fallaci, UN UOMO.

Vincitore del premio Strega fu LA CHIAVE A STELLA di Primo Levi.


Il critico d'arte italiano Achille Bonito Oliva lancia il nuovo concetto di 'transavanguardia' che si basa sul recupero di molte esperienze dell'arte figurativa del '900. Cito alcuni tra i più importanti fondatori i pittori Chia, Cucchi e Paladino.

Immagini web: Porta d'Europa a Lampedusa per opera di Mimmo Paladino, Rough Time di Sandro Chia e Bersaglio di Enzo Cucchi.



Al cinema grande successo di Kramer contro Kramer di Robert Benton che si aggiudicherà l'Oscar come miglior film e di cui prenderà la fatidica statuetta anche l'interprete principale, Dustin Hoffman, come miglior attore.

Ma il film dell'anno, quello che rivoluzionerà la storia sulla guerra in Vietnam è Apocalypse Now di Francis Ford Coppola che si aggiudicherà la Palma d'oro di Cannes a pari merito con Il tamburo di latta di Volker Schloendorff.

Immagini web : Locandine dei film


Nello sport non posso non citare colui che detenne il titolo di velocista del mondo per ben 17 anni, ovvero il bianco (tutt'ora) più veloce del mondo, Pietro Mennea che eseguirà il 12 Settembre i famosi 200 mt in un tempo davvero eccezionale 19 secondi e 72 centesimi guadagnandosi così il record mondiale e vincendo la medaglia d'oro a Città del Messico.

' ….ho corso splendidamente anche se forse potevo meglio, e all'arrivo gli avversari erano alle spalle. Tagliato il traguardo mi sono poggiato esausto a terra, gli occhi chiusi, le orecchie tese a captare qualche segnale che facesse capire se avevo fatto qualche cosa di buono. Poi il boato della folla, l'abbraccio entusiatico di Vittori, del presidente Nebiolo e dell'intero staff azzurro: 19 secondi e 72 centesimi, record del mondo...' (Pietro Mennea)

Immagine web. L'arrivo al traguardo del velocista campione del mondo Pietro Mennea.


Il premio Nobel per la letteratura va al greco Odysseus Elytis:

'…...Cosa avranno dunque provato gli uomini quando chiamarono per la prima volta il cielo “cielo” e il mare “mare”? Sarà sgorgato un po’ di colore azzurro? Si saranno sollevate le onde irruenti? Questo ha importanza. Spesso accade di pensare che una donna non sarebbe mai stata tanto bella se il suo nome fosse stato diverso; un’illusione, certo, che però nasce dall’amore e che per questo non è affatto da ignorare. Il corpo influisce sul nome e il nome sul corpo secondo una legge che ci sfugge. Lo stesso accade al poeta con le parole e la loro reciproca attrazione. Non dimentichiamoci che scavalca cadaveri su cadaveri per rendersi infine degno di un neonato vivo e che lotta un’intera vita per lui: per il neonato della sua voce. Dio mio, quanto è difficile!......' (Odysseus Elytis)

Di questo grande poeta voglio riportare un piccolo tratto di una sua poesia che io amo particolarmente:


COSI' PARLO DI TE E DI ME


Così parlo di te e di me
Perché ti amo e nell’amore so
entrare come Plenilunio
da ogni parte, per il tuo piccolo piede nelle lenzuola sconfinate
So sfogliare gelsomini – e ho la forza
sopita, di soffiare e di portarti
attraverso passaggi luminosi e segreti porticati del mare

alberi ipnotizzati con ragnatele inargentate



IL VANGELO DELLA DOMENICA


III Domenica di Pasqua


Colore Liturgico: Bianco


Lc 24,13-35


Lo riconobbero nello spezzare il pane


Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.


Immagine web: La cena d'Emmaus – Jacopo Carucci detto Pontormo



FAVOLA DELLA DOMENICA


L'ORSO IPOCRITA

(Esopo)


Un orso si vantava.

'Io rispetto gli uomini. Io non faccio come certi animali che si buttano sui cadaveri umani e li sbranano e li mangiano. Io rispetto i cadaveri degli uomini.'

Una volpe che l'ascoltava si nauseò e l'interruppe:

' Eh, mio caro. Sarebbe meglio che tu straziassi i morti e rispettassi i vivi.'


Immagine di Aleardo Terzi da Enciclopedia della Fiaba – a cura di Fernando Palazzi (1954)



PENSIERI DEL GIORNO


' Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina.'

( Sant'Agostino)


'Ai bambini deve essere insegnato come pensare,

non cosa pensare.'

(Margaret Mead)


' Pensare è difficile. Per questo la maggior parte della gente giudica.'

(Carl Gustav Jung)


' Tieni il viso rivolto sempre verso il sole e le ombre cadranno dietro di te.'

(Proverbio maori)


RICETTA DOMENICALE DI NONNA LINA


Mi sono appassionata alle ricette di mia madre, quelle scritte a mano su fogli a righe o a quadretti, che davvero non resisto da provarle tutte, le ho ritrovate e tante devo dire che mi sorprendono per come sono eseguite. Oggi ve ne voglio proporre una facilissima ma ve la riporto come è scritta, perchè c'è una cosa che non sapevo e mi ha sorpresa, forse voi la conoscete e non vi darà questa sensazione. Non ve la dico e me la tengo segreta ma comunque il risultato è davvero buonissimo.


Ingredienti:

750 gr di cavolfiore cotto (lessato)

30 gr di burro

50 gr di farina

60 gr di formaggio gruviera

mezzo litro di latte

1 uovo

sale e pepe (o peperoncino triturato) q.b.

Pangrattato q.b.


Tagliate il cavolfiore a pezzi e mettetelo per mezz'ora in acqua e aceto, poi cuocetelo per un quarto d'ora in acqua bollente salata.

Preparate una besciamella ( se non ne avete voglia ne esistono già pronte che alcune sono davvero ottime) cui unirete il formaggio e il solo tuorlo, poi immergetevi il cavolfiore lessato, salate e pepapate (o il peperoncino) e quando il tutto sarà freddato fatene delle crocchette o polpette ( la differenza sta nella forma, la crocchetta è leggermente più lunga e quasi schiacciata mentre la polpetta ha più forma rotondeggiante) che passerete prima nell'albume, poi nel pangrattato e poi le friggerete in una padella con dell'olio di semi ben caldo. Servite calde accompagnate con uno spicchio di limone e alcune foglie di prezzemolo fresco.

Nonna Lina


Immagine web:



IL MOTIVO DEL GIORNO


MILANO E VINCENZO

(Alberto Fortis)




L'OPERA D'ARTE DELLA DOMENICA

(James Jean art)





Segni zodiacali del mese: TORO dal 21/4 al 20/5


GEMELLI dal 21/5 al 21/6



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