giovedì 9 marzo 2023

GIOVEDI' 9 MARZO

Oggi è Giovedì 9 Marzo 2023 della prima settimana di Marzo e decima di questo anno.

Il sole sorge alle 6:31 e tramonta alle 18:09

La luna tram. 07:32 e sorge alle 20:13

La prossima luna piena ci sarà 6 Aprile


IERI AVVENNE


8 MARZO 1562 UN BANDO VIETA DI BACIARSI IN PUBBLICO A NAPOLI


Sembrerebbe una legge assurda ma al tempo forse aveva anche ben due ipotesi di fondo non indifferenti. Il decreto venne messo in circolazione proprio in questo giorno nel 1562 per volontà del vicerè Pedro Afàn de Ribera, che governava Napoli su disposizioni dell’allora Re Filippo II.

La legge diceva: “ Saranno puniti a morte coloro che useranno atti contro l’altrui pudicizia e che non consistevano nella congiunzione carnale.” ; ovvero baciarsi pubblicamente.

Una prima ipotesi scaturita su questa “assurda” legge pare che fosse per debellare almeno in parte l’eccessiva violenza sulle donne, e anche violenze tra popolani e cittadini dovute appunto per motivi di “donne”.

Ma un’altra ipotesi, più probabile, e ad oggi quasi comprensibile dopo quello che abbiamo tutti attraversato in questi anni, che fosse dettata per non accelerare il diffondersi del morbo della peste, che al tempo già divampava prosperoso. Un poco come era stato vietato a noi di abbracciarsi e di starci vicini.

Immagine web:



8 MARZO 1796 NAPOLEONE SPOSA GIUSEPPINA DI BEAUHARNAIS

Accecato d’amore, più lui che lei, non desiste e vuole assolutamente Giuseppina come sposa. Napoleone in vista della sua carriera militare è infatuato da una donna, la prima donna, e stravede per lei nonostante abbia alcuni anni più di lui. Giuseppina sfugge anche perché il suo fidato notaio cerca di dissuaderla dal prendere relazioni da quel “tipo” provvisto solo di cappa e spada. L’infatuazione non ha tregua e comunque dopo varie missive d’amore il 7 febbraio del 1796 vengono affisse le pubblicazioni di matrimonio.

Nel frattempo però la vita di Napoleone sta cambiando anche a livello militare, è infatti il prescelto come comandante dell’Armata d’Italia e presto devo perciò partire per quella conquista. Ma prima deve assolutamente sposarsi.

Il contratto di matrimonio viene redatto con Giuseppina che denuncerà quattro anni meno mentre Napoleone dichiarerà diciotto mesi di più. Adottano la separazione dei beni, Giuseppina in caso di decesso del futuro consorte riceverà 1500 franchi. Il giorno delle nozze viene fissato per il 9 marzo del 1796 (19 ventoso anno IV) alle nove di sera presso il municipio in rue d’Antin.

Napoleone avrà l’intera giornata occupatissima. Deve programmare la campagna d’Italia, dare disposizioni, assegnare compiti, del resto la partenza da Nizza è fissata per l’11 marzo corrente. E’ talmente preso da questi gravosi incombenti che verso le 9 passate di sera si rende conto che lo stanno aspettando in municipio.

Napoleone trafelato si precipita in municipio arrivando intorno alle 10, mentre il sindaco Le Clerq , i testimoni e la stessa Giuseppina si stanno impazientendo, ma non più di tanto (forse) perché ha già ricevuto il piccolo anello nuziale, un anello di zaffiro al cui interno sono incise le parole “Al Destino”.

Il matrimonio viene eseguito, due giorni dopo Napoleone parte per il quartier generale dell’Armata d’Italia e lasciando e salutando la novella sposa tra se pronuncia: “ E’ mia. Come lo sarà l’Italia.”

Immagine web:



DA MENZIONARE


NASCE LA BAMBOLA “BARBIE”


Un giorno Ruth Mosko guardando la sua bambina giocare, vide che usava, al posto delle bambole, delle immagini di attrici ritagliate da riviste. Ebbe un’illuminazione che la portò a pensare che se le bambole avevano il corpo da bambine era perché chi vi giocava fungessero da “figlie” mentre se quelle bambole avessero avuto un corpo da donna adulta, chi vi giocava avrebbero avuto sentore di “fare le grandi”.

Il caso volle poi che in un viaggio in Svizzera vedesse in una vetrina di un negozio una bambola “Bild Lilli” che era la somiglianza di un famoso personaggio femminile e rispondeva perfettamente al suo pensiero di alcuni anni prima.

Acquistò alcune di quelle bambole e le portò a casa sua a Los Angeles mettendole in visione al marito Elliot Handler e al loro amico Harold Mattson che producevano insieme manufatti in legno. Acquistarono il brevetto e i relativi diritti, intrapresero le migliorie e il nuovo rifacimento della bambola suddetta, ne studiarono le varie lavorazioni del vinile ecc. fondando al contempo la famosa ditta Mattel che non è altro che la derivazione delle iniziali dei due giovani.

Il 9 Marzo del 1959 nacque così Barbie, dal nome della figlia di Ruth che debuttò subito sul mercato americano presentandosi alla fiera del giocattolo. Non ottenne però consensi soddisfacenti ma alla fine dello stesso anno ne furono vendute ben 351.000 al prezzo di tre dollari.

Da allora la Barbie non ha risentito mai cali commerciali e di vendita.

Immagine web: la prima "Barbie" del 1959



MUORE ROBERT MAPPLETHORPE


Robert Mapplethorpe fu uno dei più grandi fotografi del secolo scorso, che con le sue fotografie in bianco e nero ha sottolineato le più diverse immagini solleticando pure certi temi tabù della società odierna. Caratteristici i suoi nudi scultorei, i suoi temi preferiti a carattere omoerotico o sadomaso, come pure fiori e soprattutto è stato il prescelto e amato ritrattista delle più svariate celebrità di spettacolo e non.

Un’icona della fotografia americana e anche internazionale, che nel 1989 morì per AIDS, che gli era stato diagnosticato tre anni prima.

Immagine web: Autoritratto di Robert Mapplethorpe 1980



IL SANTO DEL GIORNO


SANTA FRANCESCA ROMANA


Nel 1384, nasce a Roma da una famiglia nobile, Francesca Bussa, che da subito ha attitudini monastiche ma per una ferrea volontà della famiglia, che già avevano deciso la sua sorte prima che nascesse, a dodici anni dovette sposarsi con il ricco e nobile Lorenzo de’ Ponzani della casata nobiliare di Trastevere e prendere dimora presso la sua abitazione. Accettò con umiltà la vita coniugale partecipando con amore e devozione a ogni suo dovere di moglie e madre, infatti ebbe tre figli ma purtroppo due morirono giovanissimi per la peste. Condusse comunque una vita generosa e caritativa verso i poveri fondando nel 1425 la congregazione delle Oblate Benedettine di Maria (oggi Oblate di Santa Francesca Romana), che non avevano obbligo di permanenza nella sede. Tre anni dopo la morte del coniuge ( che era ritornato gravemente ferito da una guerra violenta causata dall’antipapa Giovanni XXIII) ella stessa ottenne i voti presso la sua stessa congregazione e il 9 Marzo del 1440 morì. Fu canonizzata da papa Paolo V nel 1608 e i suoi resti sono venerati nella cripta sotto l’altare della basilica di Santa Maria Nova (conosciuta come “di Santa Francesca Romana”) a Roma.

Immagine web: Bacicco - Santa Francesca Romana



PENSIERI, MASSIME E AFORISMI


"Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé."
Paolo di Tarso


"Essere buoni con chi non ti ha caro richiede non solo molta benevolenza ma anche molto tatto."

Ludwig Wittgenstein – Pensieri diversi

"La benevolenza degli adulatori fugge le disgrazie come da un sovvertimento."

Socrate – Libro III cap.14 Giovanni Stobeo, Anthologion

UN FIORE AL GIORNO


GIACINTO – BENEVOLENZA


Nessuno può salvarti se non

tu stesso.

Sarai continuamente messo

in situazioni praticamente

impossibili.

Ti metteranno continuamente alla prova

con sotterfugi, inganni e

sforzi

per farti capitolare, arrendere e/o morire silenziosamente

dentro.

Nessuno può salvarti se non

tu stesso

e sarà abbastanza facile fallire

davvero facilissimo

ma non farlo, non farlo, non farlo.

Guardali e basta.

Ascoltali.

Vuoi diventare così?

Un essere senza volto, senza cervello, senza cuore?

Vuoi provare

la morte prima della morte?

Nessuno può salvarti se non

tu stesso

e vale la pena di salvarti.

È una guerra non facile da vincere

ma se c’è qualcosa che vale la pena vincere

è questa.

Pensaci su

pensa al fatto di salvare il tuo io.

Il tuo io spirituale.

il tuo io viscerale.

il tuo io magico che canta e

il tuo io bellissimo.

Salvalo.

Non unirti ai morti-di-spirito.

Mantieni il tuo io

con umorismo e benevolenza

e alla fine

se necessario

scommetti sulla tua vita mentre combatti,

fottitene dei pronostici, fottitene

del prezzo.

Solo tu puoi salvare il tuo

io.

Fallo! Fallo!

Allora saprai esattamente di cosa

sto parlando.“

Charles Bukowski – Nobody but you


Immagine web:



Segni zodiacali del mese: Pesci dal 20/2 al 20/3


Ariete dal 21/3 al 19/4



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