ACCADDE OGGI

MARTEDI' 7 FEBBRAIO

Oggi è Martedì 7 Febbraio 2023 della prima settimana di Febbraio e sesta di questo anno.

Il sole sorge alle 7:15 e tramonta alle 17:32

La luna tram. 08:26 e sorge alle 19:11

La prossima luna piena ci sarà 7 Marzo


IERI AVVENNE

IL FALO' DELLE VANITA'

Sorretto dall'invasore Carlo VIII, che era riuscito a sconfiggere e esiliare i tanto odiati Medici, i sermoni e le prediche del frate Girolamo Savonarola si fecero sempre più incisivi, la necessità di pentirsi e di liberarsi da tutti i peccati ormai era entrata nell'animo dei Fiorentini al punto tale che il 7 Febbraio del 1497 fu organizzato da lui stesso insieme ai suoi seguaci l'effettivo sequestro di tutto quanto era considerato fonte di peccato e arso pubblicamente. Si trafugarono così abiti ritenuti di lusso, strumenti musicali come arpe, cetre e chitarre ecc. ché la musica era oggetto di peccaminoso intrattenimento e scioglimento dell'anima, e pure quadri tanto che lo stesso grande Botticelli getta nel rogo tante sue opere la cui rappresentazione erano nudi e al contempo pare voglia bruciare il suo più grosso peccato che era d'appartenere alla casata Medicea. Si bruciano specchi, trucchi, parrucche e profumi, libri immorali e manoscritti di canzoni profane, pitture, un altro artista Baccio della Porta brucerà tutti i suoi lavori, nobilissimi studi sul corpo umano. Una vera e propria orgia di fuoco, Savonarola è il nuovo “re” di Firenze ( anche se non proprio tutti sono dalla sua parte, a costoro non resta che nascondersi nelle proprie case e aspettare) ma basterà che l'invasore venga sconfitto dal Papa Borgia, basterà che le politiche cambino, basterà che un anno dopo in Piazza della Signoria, la stessa piazza del Falò delle vanità, si avrà un altro falò quello delle sue carni.

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DEBUTTA IL PINOCCHIO DI WALT DISNEY


Sulla scia del successo del primo lungometraggio di cartoni animati, “Biancaneve e i sette nani” il disegnatore americano Walt Disney ritorna sugli schermi e proprio il 7 febbraio del 1940 debutta con la sua fantastica elaborazione del più famoso libro per ragazzi ovvero “Pinocchio” di Carlo Collodi. Non sarà il successo prorompente del primo , ma strapperà ben du e Oscar e avrà risultati d'apprezzamento duraturi nel tempo. La particolarità di questo cartoon è che Walt Disney volle voci più famose come doppiatori, ed ecco che nel cast ci sono figure come Cliff Edwards famoso cantante di allora noto come “Ukulele lke” che fu il primo a eseguire la più famosa canzone “Singin' in the Rain” che doppierà il Grillo Parlante, il piccoletto Dickie Jones attore di punta darà voce a Pinocchio, e poi Valter Carlett la Volpe mentre Christian Rub la voce di Geppetto e tanti altri per finire la voce della Fata Azzurra di Evelyn Venable , più conosciuto come modella del logo della Columbia Pictures.

Una nota simpatica (forse) ….la voce del Gatto fu registrata dall'allora famoso Mel Blanc, già voce di cartoni della Looney Tunes e Merrie Melodies della Warner Bros, ma in ultimo Walt Disney decise che il Gatto fosse assolutamente muto ( forse trasportato dalla grandissima fama che aveva avuto il personaggio Cucciolo di Biancaneve), per cui la registrazione fu eliminata e rimase soltanto un singhiozzo che viene riproposto per ben tre volte nell'intero film.

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PROCESSO PER DIFFAMAZIONE CONTRO EMILE ZOLA


Davanti alla Corte d'Assise di Parigi, il 7 Febbraio del 1898, comparirà il romanziere , drammaturgo e giornalista Emile Zolà accusato di diffamazione (la pubblicazione del J'Accuse...!) dello stato maggiore dell'Esercito Francese. Zolà, nel suo discorso di difesa invocherà che tutte le sue opere vengano distrutte solo se il capitano Dreyfus ( effettivamente innocente ma per errore giudiziario (politico) accusato di tradimento e spionaggio a favore della Germania), risultasse effettivamente colpevole.

La sua difesa e quella del capitano non ebbero effetto, e Zolà venne condannato (come pure Dreyfus) ma le sue opere (fortunatamente) saranno riconosciute oltre confini, in tutta Europa, scatenando pure un vivo interesse del mondo intellettuale che era a conoscenza della effettiva innocenza del capitano Dreyfus condannato e relegato nel carcere dell'isola del diavolo nella Cayenne francese.

Il suo J'Accuse! Sarà la pietra miliare di sempre del giornalismo militante.

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DA MENZIONARE


MUORE CLAUDIO VILLA


Il 7 febbraio del 1987, in un ospedale di Padova, per un infarto accadutogli alcuni giorni prima mentre festeggiava il suo compleanno, muore il “Reuccio” della canzone italiana, Claudio Villa all'età di 61 anni.

Villa era stato il cantante del prima e del dopo della canzone italiana, colui che aveva conquistato le vecchie leve e iniziava a piacere pure ai giovani, dei quali tanti ne aveva scoperti e sostenuti nell'impresa canora.

La notizia della sua morte fu annunciata da Pippo Baudo poco dopo le 23 dal teatro Ariston dove si stava effettuando la finale del Festival di Sanremo di quell'anno sotto uno scrosciante e caloroso battito di mani. La canzone vincitrice di quell'anno fu “Si può dare di più” interpretata dal trio Morandi-Ruggeri-Tozzi , ma la notizia toccò particolarmente Morandi che provato e serio dovette salire sul palco a riproporre la canzone, ma non riuscì a nascondere il suo stato.

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MUORE DORANDO PIETRI


Dorando Pietri era nato nel 1885 a Mandrio una frazione di Correggio di Reggio Emilia e nonostante una bassa statura e un corpo minuto si dedica già da ragazzo allo sport soprattutto alla corsa in bicicletta e a piedi.

Il 2 aprile del 1906 con un tempo record è qualificato ai Giochi Olimpici per la maratona che si svolgeranno nel 1908 a Londra.

Il 24 luglio con il numero 19 il nostro Dorando Pietri è sul direttone di partenza, davanti al Castello di Windsor e la distanza da correre sarà per la prima volta di 42,195 Km ( distanza che verrà poi riconosciuta ufficiale) e raggiungere lo Stadio Olimpico dopo aver attraversato la città.

La giornata è sorprendentemente calda, ovvero insolita per la capitale inglese, Pietri si fa notare da subito e piano piano riesce a superare tutti fino ad arrivare a pochi chilometri dall'arrivo assolutamente solo, ma il caldo e il forte dispendio d'energia hanno quasi disidratato il nostro campione che accuserà una forte stanchezza e mancanza di lucidità, tanto da sbagliare strada. Saranno i giudici di gara a indirizzarlo sulla strada giusta, ma Dorando non ce la fa più e cade esanime. I giudici lo rialzeranno ma Pietri fa fatica a reggersi. Ancora 200 metri dal traguardo, Petri crolla ben quattro volte sotto lo sguardo trepidante degli spettatori che nonostante tutto tifano per questo valoroso sportivo che lotta il tutto per tutto, è un continuo cadere e soltanto con l'aiuto dei giudici riesce ad alzarsi e continuare e finalmente raggiungere con l'apoteosi di tutto il pubblico dello Stadio, l'ambito traguardo.

Avrebbe vinto la medaglia d'oro se la squadra americana non presentasse subito un reclamo per l'aiuto che il campione italiano ha avuto e naturalmente viene accettato.

Pietri quel giorno non vinse la medaglia olimpica, ma nel tempo ebbe riconoscimenti e considerazioni tali da farlo diventare famoso e ricco insieme, anche e soprattutto aiutato dallo scrittore Arthur Conan Doyle che in qualità di giornalista aveva vissuto dal vivo tutta l'angosciante impresa.

Sarà tutto un correre e confrontarsi , e quando arriverà il momento di rallentare tenterà la via come imprenditore investendo i suoi guadagni in un'attività alberghiera, ma in questo non risulterà campione e subendo così un fallimento si ritirerà a Sanremo aprendo un'autorimessa.

Il 7 febbraio del 1942, all'età di 56 anni, morirà a causa di un infarto.


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IL SANTO DEL GIORNO


SAN ROMUALDO


Mai pago della vita esclusivamente monastica, sempre alla ricerca di un suo ideale che superava la comunità e superava pure la vita da eremo, insomma una via di mezzo, sempre con questa ricerca che il ravennate San Romualdo girò per l'Italia e frequentò vari monasteri, arrivò persino in Spagna, ritornò in Italia e l'imperatore Ottone III lo elesse persino abate di Sant'Apollinare in Classe fondata da San Benedetto. Romualdo resistette poco , la sua era una ricerca interiore verso una diversa spiritualità che lo portarono a creare così vari cenobi come a Verghereto, Lemmo, Cassino, Ravenna e a una nuova riforma della Regola benedettina.

Fu però l'incontro con un certo Maldolo, sulle pendici Appenniniche dell'alto Casentino, il quale richiese al frate una risposta a un determinato sogno che aveva fatto, ovvero una scala lunghissima sulla quale saliva una moltitudine di uomini vestiti di bianco diretti al cielo. L'interpretazione del Santo fu tanto importante e dal sapore certamente mistico che intenerì l'uomo che subito gli offerse un possedimento per far si che il buon abate potesse costruirvi la sua abbazia. Sul campo detto di Maldolo, sorse infatti il famoso e tutt'ora esistente, monastero di Camaldoli, mezzo cenobio e mezzo eremo, due tipi di vita religiosa, una associata all'altra. San Romualdo si spense nel 1027 in un suo monastero, quello di Valdicastro, dopo aver sopportato e vinto difficoltà, persecuzioni e accuse varie.

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MASCHERE ITALIANE – STENTERELLO


Stenterello era la tipica maschera fiorentina della commedia , dove c'era da portare allegria, svago e divertimento ecco comparire Stenterello, come del resto in altre regioni al pari divertimento appare Meneghino per la Lombardia o Gianduja per il Piemonte.

Stenterello nacque da un attore fiorentino Del Buono, così pare, e il suo carattere brioso e divertente è assolutamente naturale e si può dire che rappresenti l'immagine fedele della regione che rappresenta, perché i toscani (noi toscani) hanno la “burloneria innocente” innata, spontanea, pulita e genuina e non si può che rimanerne incantati anche se spesso con il loro ingenuo sarcasmo ci beffeggiano o ci criticano....ma lo fanno così con tanto buon cuore che non possiamo che riderci sopra.

Nella commedia Toscana, Stenterello è quasi personaggio fisso, ora domestico talvolta pure padrone, spesso fa parodia di qualche personaggio eroico, comico o romantico del momento o addirittura rappresenta con dovute caricature le politiche d'attualità. Ma non solo cambia le parti ma pure l'abito è sempre diverso e comunque a seconda della rappresentazione, mentre rimangono invariate, la sua tradizionale parrucca nera che termina con una lunga coda ricurva di colore rosso, le grosse sopracciglia fatte con il sughero bruciato e allungate fino alle orecchie e le guance assolutamente imbrattate di bianco in cui spesso appaiono dei segni rossi o neri. Ma possiamo affermare che la vera e unica caratteristica di questa “maschera” è la mancanza dei suoi denti davanti che già questa provoca al divertimento!

Insomma questo personaggio magro e lesto, si divincola con assoluto e puro divertimento, senza essere villano, non è affatto coraggioso anche se lo volesse essere e sa comunque divincolarsi bene dal pericolo. Come ho detto prima, lo Stenterello toscano ( a differenza di uno Stenterello di Bologna molto più pacato, grande parlatore, che amava raccontare storielle e che non portava mai a termine) è la vera rappresentazione del fare e agire di un toscano puro. Tutto per divertimento, ma non per sarcasmo, solo puro scambio di vedute fatto magari davanti a un tavolino con un buon vino delle colline, salumi tradizionali e una pacca sulle spalle a consolidare un'eterna amicizia.


Disegno di Errebi (Busembai Roberto)



PENSIERI, MASSIME E AFORISMI


Tenete il cuore vostro, e fate che sia lampana dritta”

Santa Caterina da Siena – Pensieri e Sentenze



Un cuore è una ricchezza che non si vende

e non si compra, ma si regala”.

G. Flaubert - Pensées



La ragione ti fa adulta e vecchia; il cuore resta sempre ragazzo”.

I.Nievo – Confessioni di un ottuagenario



UN FIORE AL GIORNO


ANTHURIUM – CUORE


Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino in cielo
ciò che stava sopito sulla tua anima.
E in te l’illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l’orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l’onda.
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.


Pablo Neruda - Per il mio cuore


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Segni zodiacali del mese: Acquario dal 21/1 al 19/2


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