ALMANACUS DOMENICALE - 19 FEBBRAIO
ALMANACUS DELLA DOMENICA
Oggi è Domenica 19 Febbraio 2023 della seconda settimana di questo mese e settima settimana di questo anno.
Il sole sorge alle 6:59 e tramonta alle 17:48
La luna tram.14:43 e sorge alle 06:52
Fase Lunare : Luna Nuova
La prossima luna piena ci sarà il 7 Marzo
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PIETRACAMELA (TE)
Questo antico paese si staglia al limite di un colle a circa 1005 mt. e pare nascere dalla roccia tanto vi è attaccato, dominato dallo splendore e dalla possenza del gruppo del Gran Sasso, offrendo così spettacolari panorami e scenari paradisiaci. Il nome stesso del paese deriva dall'antico Petra Cumerii, Pietra Cameria, infatti la prima parte della parola indica proprio la roccia su cui posa il paese, la seconda sta ad indicare la forma stessa della roccia che si innalza al limite del paese a gobba di cammello .
Il tutto è immerso in un incantevole zona facente parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, così da mantenere viva la naturalità del luogo e delle stesse persone ( purtroppo le poche che vi sono rimaste sollecitate poi dall'ultimo terremoto del 2009, anche se c'è un leggero ritorno), un luogo fatto si di pietra e sassi, ma anche di aria pura, di neve candida, di silenzio (le auto in queste piccole e irte strade non vi circolano fortunatamente), di profumi e di panorami, di canti d'uccelli e di piccole cascate del rio Arno che attraversa la valle sottostante. Case di pietra aggruppate una sulle altre, quasi a tenersi in un eterno abbraccio, case dove braci bruciano ancora dentro i camini, e poi fontane, lastricati di pietra che rumoreggiano solo il passo degli abitanti o dei forestieri camminatori che da questo paese hanno opportunità per i tanti sentieri da cui vi partono, come quello che arriva alla Madonnina del Gran Sasso, al Rifugio Franchetti o alle sorgenti del Rio Arno, oppure un altro suggestivo che attraversa i boschi e arriva alla frazione successiva di Intermesoli.
Una chiesa, dedicata a San Leucio (patrono del paese che viene largamente festeggiato l'11 gennaio con una processione che attraversa tutto il paese) è la prima cosa che accoglie il visitatore, perchè all'inizio proprio del borgo, è costruita interamente in pietra e all'interno custodisce un'acquasantiera a catino del 1500 e un prezioso organo del XVIII secolo.
Dalla piazza Cola di Rienzo poi si può ammirare il Monte Calvario e la Preta, vicoli e scalinate non mancano a mettere prova il fiato, ma ne vale davvero la pena per scoprire questo paese che pare essersi fermato ai giorni della sua costruzione avvenuta intorno al 1400.
Immagine del puzzle tratte da siti web:
BERNARDO ZANNONI – I MIEI STUPIDI INTENTI
Vi voglio raccontare una favola, ma una favola diversa dove gli animali oltre a parlare vogliono e cercano di diventare umani, o se non altro avvicinarsi a loro perchè ritengono che l'umano ha la salvezza nel cuore e nella mente.
Vi voglio raccontare una favola, ma una favola diversa dove non ci sono orchi o fate, maghi o menestrelli, ma piccoli animali che lottano per la sopravvivenza e hanno sogni e aspirazioni, e amano con l'amore che gli è naturale ovvero la semplice lotta per la sopravvivenza.
Vi voglio raccontare una favola, ma una favola diversa dove un uomo, lo scrittore, riesce in toto a immedesimarsi in un animale e provarne dolori e amori, lotte e conquiste che solo un animale può conoscere e sapere.
Vi voglio raccontare una favola, una favola che è questo libro quando lo si legge, quando lo si vive, quando lo si pensa, una favola per grandi ma non per tutti o comunque non per coloro che non hanno amore e sentimento, che non hanno pazienza e devozione, che non conoscono il bene dal male, che non sanno del vero dolore e del grande e vero bene, una favola per stare bene e dopo pensare....tanto pensare e meditare.
Un libro che ho letto (cosa che non mi era più accaduta dai tempi giovanili) in un solo giorno, perchè dovevo arrivare per forza al finale.
Ho molto riserbo nei libri che hanno avuto premi ambiti (Premio Campiello), mi ci sono avvicinato con tutela, mi ci sono tuffato e navigato come mi tufferei e navigherei in un mare di cioccolata delle cui spume d'onda fossero panna montata. Per me un bellissimo e fantastico libro.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Copertina del libro
IL VANGELO DELLA DOMENICA
VII Settimana del Tempo Ordinario – Colore Liturgico VERDE
MATTEO 5, 38-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Immagine web:
Una nota su questo Vangelo:
Nel lontano 1893, all'età di 24 anni, Gandhi ebbe l'opportunità di leggere la prima volta questo vangelo che fa parte del Discorso della Montagna e ne rimase talmente estasiato da nominare il Gesù come “l'Artista Supremo” e da tracciare per tutta la sua vita la strada per la non violenza
(Satyagraha).
PENSIERO DEL GIORNO
“Imparate a chiamare bianco il bianco, e nero il nero, male il male,
e il bene il bene. Imparate a chiamare peccato il peccato,
e non chiamatelo liberazione e progresso.”
San Papa Giovanni Paolo II
RICETTA DOMENICALE DI NONNA LINA
TORTA ARANCE E MELE ALLA GABRIELE
Oggi voglio farvi conoscere questa ricetta che un mio carissimo amico ha inventato e della quale vi assicuro sono rimasta stupita perchè è risultata davvero buonissima. E' un dolce casalingo, senza pretese di grandi chef, ma come diciamo noi toscani, “alla bona” ovvero semplice ma gustoso per il palato e energico per lo stomaco. Buon appetito
INGREDIENTI
gr. 300 Farina
gr. 250/80 Zucchero
3 Uova
gr. 75 Burro
3 Aranci
3 Mele
1 Bustina di vanillina
1 Aroma arancia (facoltativo)
1 Lievito per dolci
In un contenitore capiente si pone la farina setacciandola piano piano, si unisce poi lo zucchero, i tre tuorli d'uovo ( il bianco separatamente va montato a neve), il burro sfuso in bagnomaria, il succo di tre aranci, le fette sbucciate delle mele, la vanillina e poi del tutto si mescola piano piano. Dopo aver ben bene amalgamato il tutto, si versa il bianco montando a neve avendo cura di mescolare con cautela e molta lentezza, sempre dal basso verso l'alto ( questo processo è importante per l'ottenere il soffice del dolce) e nel frattempo si inserisce anche il lievito.
In una teglia bassa per dolci, mettete un foglio di carta da forno e poi immettete il composto che avete preparato, ponete in forno statico a 180 gradi per circa 35/45 minuti, e comunque fino a che la superficie del dolce non ottiene quel bel colore ambrato scuro. A quel punto spegnete il forno e aspettate a levare il dolce per almeno 15 minuti. Levare dalla teglia quando il dolce è completamente freddo e una volta posato su un vassoio, inondarlo di zucchero a velo, naturalmente anche quello setacciato.
Nonna Lina
Immagine Errebi (Roberto Busembai)
MINA - LUNA DIAMANTE ( Video ufficiale regia di Ferzan Ozpetek)
Immagine web: Alexis Akrithakis - (Αλέξης Ακριθάκης) Fevrier 1968
Segni zodiacali del mese: Acquario dal 21/1 al 19/2
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