ALMANACUS DOMENICALE - 5 NOVEMBRE
ALMANACUS DELLA DOMENICA
Oggi è Domenica 5 Novembre quarantaquattresima settimana dell'anno e prima del mese
Il sole sorge alle 06:46 e tramonta alle 17:00
La Luna sorge alle 23:30 e tramonta alle 13:48
Fase Lunare : Ultimo Quarto
La prossima luna piena ci sarà il 27 Novembre
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COMACCHIO
Su tredici isole comunicanti e che offrono uno spettacolo tanto da dichiararsi una piccoVenezia, sorge Comacchio, un piccolo borgo marino che ha natali molto lontani.
Si dice sia sorta nell'Alto Medioevo ma tracce romaniche e etrusche fanno pensare che sia stata abitata già nell'antichità e si sviluppò grazie alle saline tanto da esserne appunto nel Medioevo una delle più ambite produttrici tra Ravenna e Ferrara al punto tale, però, che tale fortuna e ricchezza divenne la sua stessa rovina in quanto contesa tra i vari signori della regione come i Polenta gli Estensi e naturalmente Venezia. Comacchio per evitare disastrose guerre si sottomise spontaneamente a Venezia ma gli Estensi per rabbia e rancore la rasero al suolo, quando poi invece il borgo fu di nuovo dominio della corte degli Este, furono i Veneziani cedettero mano finale a questo borgo facendo si che sparisse completamente.
Fu intorno al 1600 essendo dominio dello Stato Pontificio che Comacchio fu ricostruita con profondi interventi urbanistici , con sistemazione dei canali e con impegnative opere idrauliche che ne favorirono la ricrescita delle saline.
Le case sono disposte secondo la struttura classica dei luoghi di pescatori, a pettine,e si sviluppano su due principali corsi , Mazzini e Garibaldi, ma sono caratterizzate dalla forte colorazione che dona un aspetto gioioso e particolare a tutto il borgo.Tra i monumenti più importanti si possono citare la Cattedrale dedicata a S. Cassiano che sorge su una più suggestiva basilica seicentesca, affiancata da una torre campanaria dove la parte superiore in cotto che è un rinnovamento dell'ottocento contrasta notevolmente con la base in pietra chiara; La Loggia dei Mercanti che venne edificata nei primi del 1600 arricchita da archi sostenuti da colonne bianche per granaio pubblico e la Torre dell'Orologio cha altro non è che una ricostruzione ottocentesca.
Il monumento più caratteristico e importante di Comacchio è il Trepponti, costruito anche questo intorno al 1600 e la sua particolarità sono le cinque rampe di scale che convergono tutte in un'unica piattaforma, di cui due passaggi sono protetti da due alte torri,un esempio unico per bellezza e tipologia.
Ma quando si nomina Comacchio non possimao non citare le più note e famose, almeno sulla tavola dei buongustai, anguille che già dalla fine del 1300 per merito della famiglia Guidi che inventarono il "lavoriero" quella particolare "trappola" d'intreccio di canne per pescarle.
Immagini puzzle tratte da web
PROVERBIO
“L’inteligiànt vòl savàir,al sumarnaz vòl insgnèr.”
Traduzione letterale: L’intelligente vuole istruirsi,lo stupido insegnare.
APPUNTI PER UNA LETTURA
Ogni domenica posterò sempre un brano che parla di un personaggio principale tratto dalle pagine del libro in questione….lascio a voi indovinare il titolo del libro e l'autore.....la soluzione la prossima domenica. (La soluzione della scorsa domenica era: Casa d'altri di Silvio D'Arzo)
Ora vivo sulle coste della Calabria e di notte osservo le luci dell'isola che ho di fronte e che non raggiungerò mai. Ho la barba incolta e vesto di stracci di un anatoreta. Nessuno penserebbe che lavoravo nel cinema e che una volta avevo scritto i primi tre capitoli di un capolavoro.
Quì mi ha portato una lunga lotta, ad avvistare almeno da lontano la terra promessa, a fermarmi sul limite di un guado che non sono stato capace di attraversare. Per me, che non mi sentivo in pari nemmeno sui pavimenti a livello e ho sempre giudicato la mia esistenza la più brutta delle mie sceneggiature, non poteva esserci altro luogo che questo presente solitario e immediato dove sfuggire l'ingombrante ombra di mio padre, e le intemperie degli uomini e quelle delle donne, e questa vita senza carità e senza gloria, illuminata a malapena da stelle fredde.
TITOLO E AUTORE ( da indovinare)
Immagine web: Parziale della copertina del libro
IL VANGELO DELLA DOMENICA
XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Colore Liturgico VERDE
Mt 23, 1 – 12
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Immagine web
FRASI DEL GIORNO
Non chiedere chi ha vinto.
Non ha vinto nessuno.
Non chiedere chi ha perso.
Non ha perso nessuno.
Non chiedere a cosa è servito.
Non è servito a nulla.
Fuorché ad eliminare bambini... che volevano solo giocare...
Oriana Fallaci
“L'infanzia ha un modo tutto suo di vedere, di pensare, di sentire; ed è assurdo volervi sostituire il modo nostro.”
J.Jacques Rousseau – La nouvelle Heloise
“La pazienza modera la sregolatezza di queste tre parti: lega la lingua col silenzio, compone il viso con la tranquillità, calma il cuore con la dolcezza.”
S. Claude de la Colombiére
“La verità e la libertà hanno questo di buono, che tutto quel che si fa contro di esse o in loro favore, giova sempre alla loro causa.”
Victor Hugo – Hernani preface
“E' migliore e più sicura una pace certa che una vittoria sperata.”
Tito Livio – Storie
“T'insegneranno a non splendere. E tu splendi invece.”
Pier Paolo Pasolini
IL MOTIVO DEL GIORNO
PATTY PRAVO – COME UN PIERROT
RICETTE DI NONNA LINA
Ogni ricetta, soprattutto se è di natura locale, rispecchia sempre la condizione sociale del momento di quel preciso periodo, condizione sia economica che culturale. La ricetta che oggi vi propongo è un'antica ricetta che risale sicuramente dai tempi dei tempi, tanto è semplice e anche famosa, ma la caratteristica di questa è proprio nel titolo, Baccalà alla povera. Oggi dire che si un alimento da “poveri” pare addirittura assurdo, il Baccalà è uno dei pesci che viene annoverato tra “costosi” e viene pure considerato un piatto alquanto prelibato e particolare. Beh i tempi sono davvero cambiati, ma quando questa ricetta era in voga, il baccalà non era affatto considerato tale, anzi era proprio il “pesce dei poveri” in quanto niente altro potevano permettersi per l'esoso prezzo. Il baccalà era un pesce considerato di “scarto”, quasi fosse insapore e non alquanto nobile da presentare (soltanto il suo caratteristico “odore” induceva a scansarlo dalle portate signorili). E per i poveri, le famiglie meno abbienti, era un cibarsi comune e infatti data la sua spessa utilità ha comportato a oggi una varietà di ricette dalle varianti infinitesimali.
Io vi propongo questa che è tipica dell'entroterra versiliese e che veniva soprattutto servita nei giorni di vigilia ( per religiosità il venerdì di ogni settimana, il mercoledì delle ceneri e soprattutto la settimana santa, quella della passione di Cristo) affiancato con ceci lessati e ben conditi.
Per farvi comprendere quanto detto sopra, posso dirvi che per esempio il baccalà veniva usato nell'alta Garfagnana con una ricetta davvero “poverissima” in quanto il pesce così com'era senza essere ammollato, veniva messo sulla brace salato , lo si bagnava con aceto e olio e se ne mangiava pochissimo ma con tantissima polenta.
BACCALA' ALLA POVERA
INGREDIENTI
800 gr. di Baccalà ammollato ( solitamente lo si acquista secco, sotto sale, poi sarebbe bene tenerlo a molle in acqua fredda per almeno un giorno e mezzo, anche due, cambiandone l'acqua spesso per far si che il sale si possa sciogliere molto bene)
I classici odori ( cipolla, carota, aglio, un poco di sedano e prezzemolo)
800 gr.di bietolina ( comunemente detta erbette)
1 confezione di pomodori spezzettati ( o comunque circa 300 gr. di pomodori pelati)
1 scoza di limone
olio d'oliva q.b.
Sale e pepe (io lo sapete preferisco il peperoncino spezzettato)
In una capiente teglia aggiungete un poco d'olio d'oliva e vi rosolate tutti gli odori che precedentemente avrete tritato, quando iniziano ad assumere quel leggero colore brunito o comunque la cipolla inizia ad appassire, aggiungete i pomodori e la bietolina che avrete precedentemente lavato ben bene e tagliata accuratamente.
Salate e aromatizzate con pepe o peperoncino e fate cuocere almeno un 15 minuti, il tempo giusto perchè la bietolina si ammorbidisca.
Nel frattempo sciacquate bene il baccalà che avevate messo a molle in acqua fredda, lo spellate, lo diliscate (se lo preferite già senza lische potrete comprare anche del filetto di baccalà) e poi lo tagliate a grossi pezzi quadrati, li infarinate e li aggiungete alla salsa di bietolina ancora sul fuoco.
Un'aggiunta di scoza di limone e fate cuocere per almeno altri 20 minuti .
Nonna Lina
Immagine web
L'OPERA D'ARTE DELLA DOMENICA
DAVID DEWEERDT E LE SUE FIGURE
E' un giovane artista belga, un espressionista moderno e incisivo, un Maestro della psicologia interiore espressa in pittura, insomma stiamo parlando di David Deweerdt e le sue figure sorprendenti, esseri umani che sprigionano esteriormente la loro labile psicologia interiore.
Deweerdt ha lavorato per vari anni come educatore di salute mentale e insieme ha pure continuato il suo lavoro di pittura che aveva studiato nei primi anni'90, ed è proprio nel dare aiuto ai disabili, a coloro che avevano disturbi di comportamento e autistici che ne ha ricavato ispirazione.
La sua è una tecnica mista ed è una complessa ricerca di colori che lui esegue prima di imprimere su tela, una ricerca che è basata anche su accurati disegni, modelli iniziali delle sue opere e a una curata attenzione dei dettagli e della precisione.
Sono figure umane, le sue, che parlano con l'unica lingua che queste persone portatrici del loro handicap mentale possano comunicare, i suoi sono soggetti umani rappresentati nelle più svariate posizioni e atteggiamenti, ma quello che colpisce è l'integrità e la vivacità del colore che pulsa all'interno di queste figure, un discontinuo e preciso movimento di pennello a esprimere l'urlo, l'aiuto, il bisogno di liberarsi di un male che non riesce ad uscire dal corpo, una disperata evocazione di parole e bisogni senza lettere e rumore, ma solo colore e forme circolari o macchie.
Lui stesso denuncia il suo lavoro espressamente figurativo, la sua intenzione non è quella di mostrare esplicitamente la realtà, ma utilizzare una parte dell'anatomia umana e lasciare trasparire i colori e i tormenti all'interno del corpo.
L'intento di questo notevole, e a mio parere, eccelso artista è di stimolare tramite i suoi dipinti, la società, perchè abbia più rispetto per queste persone soggette a labilità mentali e non, persone che soffrono giornalmente e per tutta la loro esistenza e non hanno altra espressione di comunicabilità che il loro sguardo e la loro forte gestualità, l'intento, dovutamente riuscito, di far conoscere questo “dolore” interiore con la materializzazione figurativa delle incisive pennellate e delle variazioni tonali di colore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Un'opera di David Deweerdt
L'ANGOLO DEI
e dei BAMBINI
OGGI IMPARIAMO A DISEGNARE......
UN PETTIROSSO
Prendete un foglio di quaderno a quadroni (quadretti un poco grandi) e tracciate le linee seguendo i disegni e iniziando dal numero 1 (quello scritto in verde) e proseguendo fino al numero 8, aggiungendo sempre un qualche cosa di nuovo.
In finale potrete colorare il pettirosso come meglio credete e secondo la vostra grande fantasia...io l'ho colorato naturalmente marrone e con il tipico petto in rosso aranciato!
Immagine e disegni di Errebi (Roberto Busembai)
UN PERSONAGGIO FAMOSO DEI FUMETTI E/O CARTOONS
TIRAMOLLA (1952)
Era il 1952 e su un importante quotidiano di Milano apparve una notizia in cui si diceva che negli Stati Uniti d'America era stata scoperta una sostanza, il silicone, malleabile allungabile e in grado di assumere qualsiasi forma. Il giornalista sceneggiatore Roberto Renzi immagina e crea un personaggio interamente composto di silicone presentandolo con lo slogan “ Mi chiamo Tiramolla e son figlio della gomma e della colla”.
Nell'ambito dei fumetti Tiramolla è davvero una grossa novità, non è un animale antropomorfo come era caratteristica di Walt Disney e non era nemmeno un mostriciattolo o addirittura un extraterrestre, era un personaggio unico.
Comparve per la prima volta sul giornalino “Cucciolo” e ebbe subito un gradimento altissimo da parte dei lettori al punto tale già nel 1959 ha una sua pubblicazione autonoma.
Il grande successo è dovuto, oltre all'invenzione del disegno, anche e soprattutto alle sue storie avventurose contro i più stampalati nemici, affrontandoli con astuzia e con la sua caratteristica abilità di trasformazione e abilità fisica ( può trasformarsi per esempio in una palla o in un palo o allungarsi a dismisura).
Immagini puzzle da web
Segni zodiacali del mese: SCORPIONE dal 23/10 al 22/11
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