SABATO 4 FEBBRAIO
Oggi è Sabato 4 Febbraio 2023 della quinta settimana di Gennaio e di questo anno.
Il sole sorge alle 7:18 e tramonta alle 17:29
La luna tram.07:01e sorge alle 16:02
La prossima luna piena ci sarà il 5 Febbraio
IERI AVVENNE
NASCE FACEBOOK
Con l'intento, iniziale, di censire il popolo universitario, il giovanissimo, appena ventenne, Mark Zuckerberg crea un servizio internet che diverrà in pochissimo tempo fonte mondiale d'incontro e ricerca di persone, un social che rsi intensificherà e si diffonderà a dismisura, arricchendo in maniera esponensiale il suo creatore. Il nome che da a questo servizio sarà “ THE FACEBOOK”, ricavandolo dagli annuari dove venivano elencati e riportati nomi e foto degli studenti ospiti nei dormitori universitari. Era il 4 febbraio del 2004.
Immagine web: Mark Zuckerberg
GEORGE WASHINGTON VIENE ELETTO PRIMO PRESIDENTE STATI UNITI
Il collegio elettorale degli Stati Uniti d’America, dopo aver riconosciuto la costituzione da parte di tutti i tredici stati federali, procedette all’elezione del loro primo presidente riconoscendolo nell’ex comandante capo dell’esercito continentale della Virginia, George Washington, raggiungendo il quorum totale di preferenze, costituendo anche l’unico, nel tempo, ad aver raggiunto tale elezione senza voto contrario. Era il 4 Febbraio del 1789.
Immagine web:
LANCIO DALLA TORRE EIFFEL DEL SARTO FRANZ REICHELT
Travolti dalla rivoluzione industriale che puntava sempre più sulle invenzioni di volo, partendo dai dirigibili in poi con la conseguente affermazione poi dei primi velivoli da utilizzare in una devastante prima guerra mondiale, travolti dal bisogno di garantire anche e comunque sicurezza negli atterraggi ma soprattutto negli aviatori o militari addetti, si cercava di inventare un qualcosa che garantisse all’uomo di “volare” , una ricerca che si avvaleva delle ormai famose ricerche Leonardesche che oltre ai vari progetti di velivoli aveva anche accennato a un “paracadute” ma al tempo ingombrante e chiaramente impossibile da trasportare e utilizzare in maniera e modo veloce.
Un famoso sarto parigino, che possedeva un ambito atelier di moda sito nelle vicinanze dell’Operà Garnier, in Rue Gaillon, allettato anche dalle prosperose offerte di premio che furono indette dall’Aéro – Club France per coloro che avessero inventato un paracadute sicuro, il premio ammontava a circa 10.000 Franchi, e stimolato dal sua sempre ambita volontà di superarsi e di volare, si impegnò in questa prova arrivando genialmente a costruire un paracadute chiudibile e facendo prove nell’atrio del suo atelier, gettando dall’ultimo piano del palazzo alcuni manichini con il suddetto paracadute.
Ottenuto poi il permesso di fare una prova dal primo piano della torre Eiffel, la mattina del 4 febbraio 1912 si presentò con il suo paracadute dalla forma quasi da pipistrello, salì sulla torre e tutti si aspettavano che avrebbe fatto la prova con un manichino, invece salì su uno sgabello e si lanciò nel vuoto. Naturalmente il paracadute non si aprì come doveva e comunque Franz Reichelt (così si chiamava) morì fracassato al suolo, anche se pare che la causa della sua morte fosse un fortissimo infarto che lo colpì nel veloce percorso nel vuoto.
Immagine web:
DA MENZIONARE
NASCE JACQUES PREVERT
Nasce all'inizio del secolo a Neully sur Seine in Francia il poeta e sceneggiatore Hacques Prévert. Ostico agli studi, riuscirà ad ottenere soltanto la licenza media, si adatta a ogni tipo di lavoro, poi il servizio militare lo porta a Istambul dove farà due amicizie davvero importanti, Yves Tanguy e Marcel Duhamel (qhe diverrà l'editore della Série noir di Gallimard) ed insieme saranno, compreso l'amato fratello di Jacques, Pierre (che diverrà regista) ospiti presso la casa dell'editore a Montparnasse.
Prévert si avvicina al teatro e al cinema scrivendo per Jean Renoir ma soprattutto Marcel Carnè e avrà collaborazioni pure con il fratello regista.
Dopo la guerra,nel 1945, Prevért ritorna a Parigi e qui pubblica la sua prima raccolta di poesie “ Paroles” che troverà successo da parte della critica e da allora in poi per le altre pubblicazioni come “Spectacle” “ La pluie et le beau temps” o “Choses et autres”. Si avvicinerà pure all'arte e in particolare al collage tanto da esporre alcune sue opere e collaborare per un volume su Mirò. In assoluta solitudine e ospitando quei pochi amici che lui vuole, morirà l'11 aprile del 1977 per un tumore ai polmoni. Diverrà sempre e comunque il “poeta degli innamorati”, icona indissolubile.
Immagine web:
MUORE IL POLLAIOLO
Pittore, scultore e orafo Antonio Benci, detto Pollaiolo, nasce a Firenze in data presunta 1431, discepolo del Veneziano ebbe però influenze artistiche da Donatello e da Andrea del Castagno, la sua bottega poi fu una delle più importanti della città di Firenze tanto da far invidia alla bottega con cui fu sempre in competizione del maestro Andrea del Verrocchio. Oltre ad essere un valido pittore e buon scultore fu anche un abilissimo orafo. Il 4 febbraio del 1498 morì a Roma.
Immagine web:
IL SANTO DEL GIORNO
SAN GIUSEPPE DA LEONESSA
Nato a Leonessa, in provincia di Rieti, nel 1556, già a 16 anni entrò nei cappuccini a Spoleto cambiando il suo “assurdo” nome che era Eufrasio, in Giuseppe. Il suo noviziato fu provato da vera penitenza e astinenza presso il convento delle Carceri vicino ad Assisi tanto da considerare il suo corpo come quello di un umile animale che non aveva bisogno di essere trattato al meglio, gli bastava, come un asino, un poco di paglia e molte frustate.
Poi fu la volta di Costantinopoli dove pellegrino e missionario si prodigava noncurante dei pericoli soprattutto dalle persecuzioni del Sultano e dei suoi militi, predicando scalzo e umile per le strade della città e soccorrendo e aiutando i poveri , ma un giorno spinto da tanto fervore di fede, cercò di entrare nel palazzo del Sultano per predicare davanti al suo cospetto. La pazienza delle guardie fu superata e subito lo arrestarono con l'imputazione di essere reo per lesa maestà.
Fu appeso a una croce per un piede e per una mano ma dopo tre giorni, miracolosamente, Giuseppe era ancora vivo e ancora miracolosamente le sue ferite si rimarginavano. Si dice che un Angelo avesse sostenuto il suo corpo e curato le sue piaghe, diversamente non c'erano altre ragioni. Il Sultano stesso, forse anche lui miracolato, commutò la pena del frate dalla morte all'esilio perpetuo.
Giuseppe riprese il suo compito di predicatore e d'aiuto ai poveri tra le campagne dLaziali, poi divenuto infermo si ritirò nel convento d'Amatrice. Un tumore lo invase e nonostante un tentativo di operazione, Giuseppe morì “sotto i ferri” con stretto sul petto un Crocifisso, che lui aveva voluto come solo mezzo di anestesia.
Immagine web:
MASCHERE ITALIANE – COVIELLO
Questo personaggio pare che facesse parte delle maschere dell'antica commedia dell'arte, si dice che sia nativo della regione Calabria e sia molto acuto, agile e anche vanitoso. Solitamente i suoi abiti erano quelli tradizionali della sua regione, abito e calzoni in velluto nero con fastoso ricamo d'argento e una maschera dalle gote rosse e fronte e naso neri. Col tempo, le vesti hanno avuto vari cambiamenti, ma la fama che lo nomina in un antico proverbio italiano, quella rimane ovvero uno sciocco spadaccino altresì non è che Coviello. Lo stesso grande Moliere nella sua opera “ Il Borghese gentiluomo” Coviello è un servo che non ha altre parole che ripetere le stesse del suo padrone e pure le stesse idee. Da questa antica maschera poi ne sono derivate altre come Cavicchio, Fichetto ecc......
Disegno di Errebi (Busembai Roberto)
PENSIERI, MASSIME E AFORISMI
“Amare o aver amato: basta. Non domandate niente altro,
dopo di questo. Non ci sono altre perle da trovare nelle pieghe
misteriose della vita. Amare è un adempimento.”
Victor Hugo – Les miserables
“I migliori momenti dell’amore sono quelli di una quieta
e dolce malinconia, dove tu piangi e non sai di che, e quasi ti
rassegni riposatamente a una sventura che non sai quale.”
Giacomo Leopardi – Zibaldone
“Se l’amore è la primissima tra le passioni, è perché le
Blandisce tutte.”
H. de Balzac – Psicologie du mariage
UN FIORE AL GIORNO
TULIPANO – AMORE
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso
negato dimenticato
Perché noi l’abbiamo perseguitato ferito
calpestato ucciso negato
dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
È tuo
È mio
È stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l’estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarsi soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l’ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me e per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conoscono
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.
JACQUES PREVERT – Questo amore
Immagine web
Segni zodiacali del mese: Acquario dal 21/1 al 19/2
Commenti
Posta un commento