ACCADDE OGGI

MARTEDI' 17 GENNAIO

Oggi è Martedì 17 Gennaio 2023 della Terza settimana di questo mese e di questo anno.

Il sole sorge alle 7:33 e tramonta alle 17:06

La luna tram.12:39 e sorge alle 02:49

La prossima luna piena ci sarà il 5 Febbraio


IERI AVVENNE


DALIDA



Era il 1933 e al Cairo in Egitto, da genitori calabresi, nasceva Iolanda Cristina Gigliotti, colei che dopo appena vent'anni divenne la famosissima cantante attrice Dalida, il secondo disco “Bambino” fu davvero un successo esorbitante, era nata una stella!.

La Francia, dove si era trasferita, era ancora sotto l'influsso della grande Edith Piaf, ma Dalida seppe piano piano conquistare i loro cuori, sia per la sua voce, sia per la sua bellezza e sia per la sua femminilità e charme.

Gli anni 60 segnano il suo esordio in Italia dove partecipa al Festival di Sanremo in coppia con “la sua simpatia” , il cantautore Luigi Tenco, ma la canzone non ha successo e addirittura il cantautore la sera stessa del rifiuto delle giurie si suiciderà nella sua stanza d'albergo.

Per Dalidà fu un disastro emotivo, difficile da potersi riprendere tanto che poco dopo tentò anche lei di suicidarsi ma fortunatamente fu presa in tempo.

Piano piano però riprese a calcare le scene e il successo arrivò sia in Francia, sia in Italia e pure mondiale, portando la cantante a diventare una delle più amate e ricercate nel mondo. Ma la sua depressione era latente e spesso ci ricadeva, tanto che per riprendersi, all'apice del successo, decise di abbandonare le scene per un po e “fuggire” in Nepal per riacquistare un poco di fiducia e respiro interiore.

Gli anni 80 la ritrovarono ancora splendente e viva con le canzoni e pure con i film , ma qualcosa dentro la stava mangiando tanto che la notte del 3 maggio del 1987, mandando via la governante con una scusa, uscì di casa e con la sua auto fece il giro del rione, si fermò soltanto per imbucare una lettera al fratello manager, poi risalì in casa e ingoiò una notevole quantità di barbiturici. Stavolta fu l'ultima volta.

Dalidà ha lasciato una miriade di canzoni sia in francese che in italiano, ha donato ancora ai francesi quel fascino di divismo che pareva perduto e ha ancora milioni e milioni di fan che non la possono dimenticare, ne sono prova la vendita ancora dei suoi dischi e le firme e fiori che vengono deposti giornalmente sulla sua tomba nel cimitero di Montmatre a Parigi.



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PAPA GREGORIO XI RIPORTA IL PAPATO A ROMA


Pierre Roger de Beaufort, nipote di Papa Clemente VI, fu l'ultimo papa che visse ad Avignone, assunse il nome di Gregorio XI e tenne sempre contatti con la curia di Roma nella speranza di poter trasferire nuovamente il Papato. Ma i tempi parevano lontani visto le discordie e guerre intestine dei vari casati delle regioni Italiane, tra cui Firenze che fu addirittura scomunicata dal Papa. Proprio Firenze, che con la scomunica avrebbe avuto un discreto declino economico, per non perderlo cercò in tutte le maniere di riconquistare la fiducia Papale al punto che inviò ad Avignone, come ambasciatrice una personalità allora di molto prestigio e dedita alla Chiesa, ovvero la già famosa Caterina da Siena.

Nonostante il Papa, avesse ancora delle titubanze, furono poi, dopo il loro fallito incontro, le lettere e le scritture che la Santa inviò personalmente a Gregorio, supplicandolo amorevolmente e facendogli capire che la sua mancanza alla sede di Dio era inaccettabile.

Il 17 Gennaio del 1377 Gregorio XI, che era partito d'Avignone nel settembre del 1376, fece il suo solenne ingresso in Roma prendendo residenza in Vaticano, e fu questa la prima e decisiva volta che fu abbandonata la residenza abituale del Laterano.


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IL SANTO DEL GIORNO


SANT' ANTONIO ABATE


Nacque sulle rive del Nilo, in Egitto, visse una giovinezza innocente e semplice e verso i venti anni, dopo che ormai era rimasto orfano dei genitori, scoperte le letture evangeliche e soprattutto le parole di Gesù: Vendete tutto ciò che avete, date il ricavato ai poveri, e ne otterrete un tesoro nei Cieli, si sentì in dovere di vendere davvero tutto ai poveri e in parte alla sorella che rimaneva ormai sola, poi entrò in penitenza isolandosi. Il suo primo rifugio fu una celletta , un'antica tomba egiziana, poi un castello presso Afrodisiopoli, infine si ritirò sulle rive del Mar Rosso nel deserto.

Nonostante fosse sempre restato nel deserto e si fosse sempre più isolato era diventato noto a tanti e tanti si prodigarono per diventare come lui, infatti il vescovo d'Alessandria, Sant'Anastasio, che lo venerava, lo dichiarò Abate, ovvero il padre , degli Eremiti.

Sant'Antonio non provò mai direttamente le persecuzioni di Diocleziano e Massimino, ma soffrì delle più atroci tentazioni che il Diavolo seppe offrirgli, tentazioni di ogni genere e tipo, animali feroci, diavoli indemoniati, mostri e tanto altro che lui sempre scacciava con la preghiera e la sottomissione.

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PENSIERI, MASSIME E AFORISMI


Il coraggio non si può simulare: è una virtù che sfugge all'ipocrisia.”


Napoleone - Pensées



E' coraggioso colui che teme quel che deve temersi, e non teme quello che non deve temersi”


Lev Tolstoj – Una spedizione




FAVOLE (Fedro)


I SOLDATI E IL MALVIVENTE


Due soldati s'imbatterono in un malvivente,

uno scappò via, l'altro invece resistette

con accanimento. Sconfitto il malvivente, il compagno vile

si fa avanti, impugna la spada, getta via il mantello

e proferisce: “ Lasciamelo, ora gli farò sentire io contro chi

si è messo costgui”. E quello che aveva combattuto

fino in fondo: “ Avrei voluto che tu mi avessi

soccorso prima almeno con queste parole, sarei stato

più forte credendole vere. Riponi ormai la spada

e, allo stesso modo, frena la tua futile lingua;

forse puoi ingannare gli altri che non sanno......

Io, che ho sperimentato quanta energia

metti nel fuggire, so quanto sia da tenere in poco

conto il tuo valore”.

Questa favola deve essere applicata a colui che è coraggioso

nella buona sorte e vile nell'avversa.


Immagine web: Giovanni Francesco Venturini – Due soldati romani (XVII secolo)



UN FIORE AL GIORNO


GIACINTO - CORAGGIO


Ho imparato che il coraggio non è l'assenza di paura,

ma il trionfo su di essa.

L'uomo coraggioso non è colui che non si sente impaurito,

ma colui che vince la paura.


NELSON MANDELA



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Segni zodiacali del mese: Capricorno dal 22/12/ al 20/1




Acquario dal 21/1 al 19/2



Commenti

  1. Ma uno che si tira indietro per non fare una figuraccia lo consideri un coraggioso ugualmente? A me a volte capita di non sottrarmi ai pericoli imminenti e di affrontarli, non sempre con successo, nonostante la sicurezza di essere poi il perdente. Ovviamente non mi riferisco solo al coraggio fisico. Buongiorno Roberto

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